Teatro Fabbri Forlì, la stagione porta 16.700 spettatori

Forlì

Il primo anno di gestione “esterna” del Teatro Diego Fabbri ha già dato i primi buoni frutti. La Stagione 2018/19 ha segnato per il Teatro comunale di Forlì un nuovo inizio. Il progetto culturale condiviso dall’amministrazione comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri - al suo primo anno di incarico nella gestione, organizzazione, direzione artistica del teatro «ha inteso consolidare e rinvigorire l’identità del Diego Fabbri quale “teatro d’arte di tutti e per tutta la sua comunità”, affermandone il senso di appartenenza dei cittadini forlivesi e l’imprescindibile funzione che ogni Teatro pubblico deve ricoprire» dicono i direttori artistici Claudio Casadio e Ruggero Sintoni.
I dati
La stagione di prosa ha totalizzato la presenza di 16.700 spettatori con una proposta che cercato l’equilibrio fra la classicità (Goldoni, De Filippo, Dostoevskij) e la contemporaneità (Frayn, Manna, Avati, Clementi), ospitando protagonisti di talento e fama quali, solo per citarne alcuni: Glauco Mauri, Umberto Orsini, Mariangela D’Abbraccio, Natalino Balasso, Giuliana Lojodice, Geppy Gleijeses, Isa Danieli, Roberto Sturno, Claudio Casadio, Massimo Popolizio, Ambra Angiolini. In media sono stati fra i 690/700 gli spettatori a spettacolo per le accattivanti rassegne Moderno e Comico, che hanno portato in città altri grandi nomi dello spettacolo quali Stefano Accorsi, Paolo Rossi, Elio Germano, Geppi Cucciari, Davide Enia, Giuseppe Giacobazzi , e per tutte le proposte “fuori abbonamento” (per le quali in alcuni casi si è resa necessaria una seconda replica inizialmente non prevista) con i musical Dirty Dancing e Peter Pan, con il concerto che ha riportato nella sua città natale, dopo alcuni anni di assenza, la cantautrice Alice, e con lo Show che ha riunito sul palcoscenico Massimo Lopez e Tullio Solenghi.
Collaborazioni
Il cartellone dedicato alla Danza ha inaugurato la prestigiosa collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto. Le collaborazioni, importanti e inedite, hanno interessato anche le rassegne di Teatro Contemporaneo e Family, realizzate in sinergia con Città di Ebla/Ipercorpo 2019, così come la “nuova” attività del Ridotto dal look completamente rinnovato.
Produzioni
«Con la ferma consapevolezza che un Teatro esprime la sua specificità non solo in ciò che ospita ma soprattutto in ciò che produce ed esporta», la direzione artistica di Accademia Perduta/Romagna Teatri, uno dei 27 Centri di Produzione italiani riconosciuti a livello ministeriale, ha voluto presentare in Stagione due dei titoli più importanti del suo attuale catalogo artistico: La Classe di Vincenzo Manna, incentrato sul disagio e disorientamento giovanile, e L’abisso di Davide Enia, sulla tragedia degli sbarchi nel Mediterraneo. Spettacoli che, oltre al palcoscenico forlivese, hanno calcato quelli di tutta Italia ricevendo unanimi consensi, applausi della critica e del pubblico, premi. Il Teatro Diego Fabbri ha POI affermato il suo ruolo di Centro di Produzione con Zuppa di sasso, pièce di Accademia Perduta portata in scena in occasione dell’Epifania e che ha registrato il “tutto esaurito” di bambini e famiglie della città, e con Pierino e il lupo, spettacolo di Ascanio Celestini, che ha appositamente riscritto con il suo stile la celebre fiaba musicale di Prokof’ev, portandola in scena con l’Orchestra Maderna diretta dal M° Paolo Chiavacci. Lo spettacolo, presentato al Diego Fabbri in “Prima Nazionale”, è una creazione completamente forlivese: ideato da Danilo Rossi, prima viola del Teatro la Scala di Milano.

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