Softball, Bombacci: «Forlì regina: premiate le nostre scelte»

Forlì

Le vittorie son sempre belle. Ma quando sono inattese c’è sempre quel pizzico di sorpresa che le rende speciali. E’ il caso della Poderi Dal Nespoli, che per blasone non potrà mai essere considerata un outsider, ma di certo in questa Premiere Cup non partiva con i favori del pronostico. Invece Forlì ha saputo stringere i denti nei momenti difficili, incassare due sconfitte senza fare una piega, e soprattutto vincere le partite che contavano davvero.

Giovanni Bombacci è l’anima di questa società e di successi ormai ne ha vissuti parecchi, vista la ricchissima bacheca romagnola, ma tornare sul tetto d’Europa dopo quattordici anni ha un sapore particolare. «E’ stato bellissimo, perchè non eravamo di certo favoriti. Avevamo fatto molti innesti, c’erano squadre forti e diciamo la verità, l’inizio è stato davvero negativo. Pur vincendo, siamo andati nettamente sotto nel punteggio con una squadra ben inferiore a noi, e poi è arrivata la sconfitta con le spagnole, uno stop che poteva pesare parecchio».

Invece è arrivata la vittoria chiave con il Roef, quella della svolta, sia per il risultato in sé, sia per come è stata ottenuta. «Davvero, l’abbiamo buttata via due volte e poi ripresa per i capelli, dimostrando tutto il nostro carattere e di non mollare mai».

Lo spirito che ha deciso la finale col Bollate. «Prendere un punto al sesto inning per un errore, avere a disposizione solo un ultimo attacco e per di più con la parte medio-bassa del line-up, butterebbe giù chiunque. Noi abbiamo avuto la forza di girare la partita a nostro favore, inducendo gli errori delle lombarde, e superandole sul filo di lana».

Un trionfo che può rivelarsi una grande spinta per il campionato. «La doppietta col Pianoro ci ha dato la certezza dei play-off. Dovremmo chiudere secondi, ma se battessimo due volte il Castelfranco potremmo anche arrivare primi. Dopo ci saranno avversarie toste come Caronno, Saronno e Bollate ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti».

In epoca Covid, Forlì merita davvero un plauso particolare, perchè soprattutto in uno sport come il softball, non certo al centro dei riflettori nazionali, la tentazione di mollare o quantomeno ridimensionare, è inevitabile. Invece la società ci ha creduto, ha investito ed è stata premiata. La passione che vince sulla ragione. «Con le regole che ci sono ora, siamo sempre sul filo del rasoio perchè può saltare tutto da un momento all’altro. Diciamo che siamo stati premiati per le nostre scelte, soprattutto quella di non investire all’inizio e di costruire la squadra nel tempo, concentrandoci sulla Coppa. Del resto con questa formula e queste lunghe soste, onerosissime dal punto di vista fisico ed economico, non è facile. Ci vorrebbe più equilibrio: fermare e spezzettare campionati come quello italiano, olandese, ceco non mi sembra la soluzione giusta. Basti pensare alle Olimpiadi, l’unica nazione con una stagione in corso eravamo noi».

Problemi irrisolti e forse irrisolvibili, ma con una coppa dei campioni in casa, Forlì può affrontarli con un sorriso e tanto orgoglio in più. E magari provando a cavalcare l’onda in campionato.

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