Schianto in moto perde la vita 42enne di Ravenna

Forlì

RAVENNA. Il 42enne Alexander Sapienza, residente a Madonna dell’Albero, ha perso la vita nel primo pomeriggio di ieri schiantandosi con la sua Suzuki 750 contro il guardrail della Statale 67, all’altezza di San Benedetto, sulla quale – complice la prima vera giornata di bel tempo dopo le piogge ininterrotte delle ultime settimane – si sono riversati centinaia di centauri per percorrere i tornanti che portano al Muraglione.
La dinamica
E proprio mentre era impegnato a risalire la Val Montone, alle 13.45 circa – per un motivo che cercheranno di individuare i Carabinieri della stazione di Portico intervenuti sul posto per i rilievi – l’uomo ha perso il controllo del mezzo, finendo violentemente contro le barriere che delimitano la carreggiata. Le ferite sono apparse subito gravissime, al punto che sul posto è stato fatto accorrere anche l’elicottero da Bologna. Nulla da fare purtroppo: il centauro è deceduto a bordo dell’ambulanza dove i soccorritori stavano tentando di rianimarlo. Sul posto anche i Vigili del Fuoco per la pulizia della carreggiata. L’elicottero, però, è rimasto in zona per intervenire intorno alle 17.30 su un altro incidente che ha coinvolto due motociclisti caduti sull’asfalto. Per uno di loro è stato disposto l’immediato trasferimento all’ospedale “Bufalini” di Cesena a causa dei traumi riportati.
Beneficenza in moto
La passione per le due ruote era grande. Almeno quanto la dedizione per iniziative di beneficenza e solidarietà. A partire dall’associazione “Gli amici della moto”, che Alexander aveva fondato assieme alla fidanzata Cinzia, per ricordare il fratello di lei, scomparso a sua volta in un tragico incidente in moto. La drammatica perdita era avvenuta il 26 agosto del 2006, quando William Galeotti aveva perso la vita schiantandosi con la sua Yamaha R1 contro un parapetto in cemento posto sulla salita che conduce al Passo dei Mandrioli. Crudele il destino. Qualche anno più tardi era nata l’associazione, che aveva raccolto la partecipazione di tanti appassionati di moto. I ritrovi erano costanti, tra cene, mangiate, così come le trasferte, molte delle quali organizzate da Alexander con fini benefici.
Uno degli amici, Fabio, ricorda quando assieme partirono alla volta di Amatrice, nei giorni del terremoto, con i bauletti porta-casco pieni di materiale scolastico da donare ai bambini e alle famiglie terremotate. In prima fila c’era anche “Alex”. «Con l’associazione – racconta l’amico – organizzavano eventi e con il ricavato acquistavano materiale o donavato soldi in beneficenza». È stato lui uno dei primi a rendere pubblico sulla propria pagina l’ultimo, affettuoso, saluto all’amico: «Non dimenticherò mai le discese e le salite fatte insieme… per me eri uno dei buoni … sia in moto che nella vita».

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