Santa Sofia. Addio a Nara Lotti, l’ultima partigiana. Aveva 95 anni

Forlì

Santa Sofia in lutto: nel giorno di Natale se ne è andata l’ultima staffetta partigiana Nara Lotti, 95 anni, una donna tenace che nel corso degli anni ha continuato a testimoniare la lotta dei partigiani e a difendere gli ideali di libertà e democrazia. «Se ne va l’ultima testimone di quegli anni - afferma il sindaco Daniele Valbonesi - tutta la comunità si unisce alla famiglia. E’ sempre stata molto presente sia nelle ricorrenze storiche ma anche verso l’Anpi, il Comune e le associazioni territoriali, sia per la produzione di materiale storico e per divulgare tra i giovani i fatti accaduti negli anni della guerra. Era una persona molto attiva dal punto di vista civico che ha continuato a portare la sua testimonianza e i valori democratici che la spinsero da ragazza a dare il suo contributo. Nara era sempre presente alle iniziative dell’Anpi e dell’amministrazione comunale, non mancavano mai i suoi consigli, le sue osservazioni e, perché no, le sue critiche. Ci mancherà - conclude Valbonesi - ma non dimenticheremo il suo spirito e i suoi valori». Nara Lotti è morta lunedì mattina lasciando un vuoto enorme in tutta la comunità che si è stretta intorno ai figli Oscar e Brunella Bandini e a tutti i familiari.

«Con Nara Lotti ci lascia una protagonista di un pezzo di storia fondamentale della Resistenza - dichiara Vico Zanetti, presidente Anpi Forlì -. Staffetta nell’Ottava brigata Garibaldi, sempre lucida e presente, la ricordo a Predappio, lo scorso anno, quando disse: “Bisogna stare attenti, questi sono tempi duri, non si può smettere di lottare. Io ho 94 anni e ancora lotto”. Ecco, dobbiamo essere degni di quello che Nara e gli altri ci hanno donato, con le loro lotte - sottolinea Zanetti - e essere capaci di raccogliere il testimone e lottare anche per loro. Un messaggio che deve essere trasmesso alle nuove generazioni per far conoscere la storia. Perché chi non conosce il passato è destinato a riviverlo. Grazie Nara». L’Anpi di Santa Sofia e l’Anpi provinciale la ricordano così: «E’ con profondo rispetto, riconoscenza e gratitudine che la ricordiamo per aver contribuito con il suo impegno generoso e coraggioso a fare dell’Italia un paese libero e democratico». Il funerale di Nara Lotti si svolgerà questa mattina con partenza alle 11 dalla sala mortuaria dell’ospedale Nefetti per dirigersi direttamente verso il cimitero comunale. Nara ha raccontato tante volte ai giovani, nel corso degli anni, la sua storia di partigiana nata e cresciuta a Santa Sofia che decise di seguire le orme dei due fratelli che si erano rifugiati a Poggio per far parte della Resistenza. Nara era una ragazzina con le trecce che decise di aiutarli e di contribuire alla lotta partigiana.

«Ogni giorno percorrevo molti chilometri a piedi, con le ciabatte, per portare viveri, vestiti e armi su a Poggio - raccontava - sapevo i rischi che correvo ma non mi importava. Il 12 aprile del ’44 è stato il giorno in cui ho avuto più paura: c’è stato un rastrellamento, i tedeschi cominciarono a sparare, mi misi a piangere. Fecero tanti prigionieri, io andai su a vedere la mattina. Ne uccisero 5 e quelli che stavano meglio dovettero fare la buca per i morti».

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