Rocca, Dovadola e Portico: si valuta la fattibilità della fusione

Forlì
  • 18 luglio 2025

Si valuta la possibilità di poter fondere in un unico Comune quelli di Rocca San Casciano, Dovadola e Portico e San Benedetto. Al momento è solo un’ipotesi che, tuttavia, si sta vagliando in maniera oggettiva anche grazie all’appoggio di tecnici del Ministero. Ieri pomeriggio, infatti, si è tenuto un primo incontro frutto di una riunione, tenuta circa un mese fa, tra i tre sindaci dei Comuni sopra menzionati. “Ci siamo incontrati per valutare la possibilità di aderire a un progetto del Dipartimento delle autonomie regionali che prevede la predisposizione di un’analisi di fattibilità per una fusione amministrativa di tre Comuni - spiega Marco Valenti, sindaco di Rocca San Casciano -. Abbiamo incontrato due consulenti del Ministero che ci hanno illustrato quelle che sono le fasi di avvio di questo progetto”. Ciò non significa che ci sarà una fusione tra le tre amministrazioni ma al momento è stata avviata un’analisi di fattibilità. Così ieri pomeriggio si è tenuto il primo incontro dedicato agli amministratori che ha visto la partecipazione dei componenti dei consigli comunali dei tre Comuni mentre stamattina si terrà analogo appuntamento con il personale dipendente delle tre pubbliche amministrazioni coinvolte. “A novembre di quest’anno - prosegue Valenti - presenteremo questa analisi di fattibilità che conterrà tutte le valutazioni, positive e negative, di un’eventuale fusione fra i tre Comuni”. L’obiettivo verso cui si mira è quello di garantire, anche nel futuro, la tenuta dei servizi nell’alta valle del Montone. “Al momento - spiega il primo cittadino - ci sono tutti quei servizi essenziali che garantiscono un buon livello di qualità di vita. È chiaro però che, in un’ottica di riduzione demografica e di concentrazione dei servizi, c’è il rischio di perderne di essenziali quali ad esempio quelli sanitari, banche e scuole. Noi riteniamo sia possibile che un’eventuale fusione possa consentire non solo di mantenere ma anche di migliorare questi servizi ma questo ce lo dirà l’ analisi che verrà fatta”. Se i risultati fossero positivi, si darebbe il via libera al confronto con tutte le realtà associative ed economiche del territorio per capire se ci sono i presupposti per indire un referendum e mettere in mano la scelta ai cittadini. Se l’esito delle urne fosse positivo e si optasse concretamente per l’accorpamento delle amministrazioni, ciò farebbe scattare una serie di incentivi ministeriali per i prossimi 15 anni volti proprio a migliorare i servizi sul territorio.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui