Premilcuore. Obiettivo puntato su rari volatili. Un capanno speciale a Montalto


Il fucile può restare fuori dalla porta perché dal capanno di Alessandro Lotti non si spara. L’unico obiettivo ammesso infatti è quello della macchina fotografica per andare a caccia, ma di fotografie. È l’idea originale del 50nne forlivese che nell’aia del podere che si trova nell’alto Appennino, a Santa Maria in Montalto (civico 136) ha realizzato un casotto in legno per fotografare preziose e rare specie di volatili. «L’dea mi è venuta durante il Covid – racconta Alessandro Lotti - quando i miei nonni, ultranovantenni, mi avevano incaricato di fare qualche sopralluogo nel casolare a Montalto lungo la strada che porta a Santa Sofia, la stessa che ora è interrotta a monte causa la frana che ha spazzato via il podere di Camairano così che al momento il luogo è raggiungibile solo dalla valle del Rabbi. La natura, l’ambiente circostante, l’originalità del luogo mi hanno conquistato convincendomi a realizzare questo luogo di osservazione ornitologica. Progressivamente ho ampliato l’area con la costruzione di uno stagno che insieme alla possibilità di trovare cibo è un potente catalizzatore di volatili». Dal capanno di Montalto sono una trentina le specie che si possono immortalare con un clic ma due in particolare: torcicollo e averla attirano l’attenzione di curiosi e appassionati. «Si tratta di due specie di origine transahariana che vengono qui a nidificare. Gli altri uccelli assai ricercati sono la cinciarella ed il pettirosso ma in totale sono oltre trenta le specie fra quelle stanziali e migratorie che dal mio capanno si possono osservare».
Tuttavia, la star del capanno di Montalto è il torcicollo, il più ricercato per la sua unicità, dovuta anche al nome, essendo un uccello dotato di una lunga lingua, anche 12 centimetri, e capace di percorrere lunghe distante, fino a 2.000 chilometri. Con un diploma da cuoco parcheggiato nel cassetto Alessandro Lotti è un libero professionista che nel fine settimana ha trovato il modo di coniugare la passione per la fotografia con l’amore per la natura. «Vado spesso a fare escursioni anche nel parco nazionale in quella che si definisce la caccia naturalistica vagante. Del capanno invece mi occupo normalmente dal sabato al lunedì e da marzo a fine agosto registro sempre il tutto esaurito. Può ospitare solo due persone e lo concedo per intere giornate (tel. 3333955956) non ad ore perché così si apprezzano maggiormente varie specie ornitologiche. Non lo chiedono solo gli amanti della fotografia ma anche chi vuole fare solo osservazione, il cosiddetto birdwatching».