Piazza Sant’Antonio a Predappio si è animata ben presto questa mattina per l’anniversario della marcia su Roma. Teste rasate, labari delle associazioni combattentistiche, esponenti della Falange spagnola ma anche famiglie con bambini e le pronipoti del duce scese ad accogliere e salutare i presenti. Quasi un migliaio gli intervenuti (700 “contati” per la Questura) che hanno preso parte all’unico corteo di giornata che si è snodato per percorrere i quasi due chilometri che separano dal cimitero di San Cassiano. A bordo della piazza, di fianco alla casa del Fascio arriva anche Roberto Fiore segretario nazionale di Forza Nuova accompagnato dall’avvocato forlivese Francesco Minutillo e Giuliano Castellino che convoca un’improvvisa conferenza stampa per annunciare che la manifestazione pomeridiana che il movimento di estrema destra aveva organizzato non avrà luogo. «Denuncerò il Questore di Forlì per il comportamento assunto – l’attacco frontale di Fiore – perché ha cercato di dividerci. Il suo è un atto inesistente perché porta una firma digitale scaduta ma noi siamo stati i primi a chiedere l’autorizzazione per svolgere un corteo ordinato per il popolo che ha mantenuto il ricordo di Mussolini». L’ultima parte della rievocazione dei nostalgici è stata la chiamata del presente. La pronipote ha ringraziato anche il Questore e le forze dell’ordine segnando un nuovo solco di distanza da Forza Nuova per poi chiedere di non fare il saluto romano «per evitare segnalazioni, denunce e processi». Ma, una trentina persone, al centro dei nostalgici assiepati di fronte all’entrata, ha disatteso l’appello alzando il braccio ben teso e riconoscibile mentre al rompete le righe è esploso a gran voce il coro “duce, duce” che ha riunito tutti i nostalgici perché non sanzionabile. VIDEO di Fabio Blaco
Predappio. In mille per la marcia su Roma. Il saluto romano. VIDEO