Perseguita la ex: il gestore di un noto locale del cesenate ammonito dalla Polizia

In questa prima parte del periodo estivo sono sempre più numerosi i casi di violenze domestiche e stalking trattati dalla Polizia di Stato. Sono oltre trenta gli ammonimenti emessi dal Questore dall’inizio dell’anno. Negli ultimi giorni, sono stati emessi quattro ammonimenti ed altrettanti stanno per essere adottati.
In una circostanza una giovane donna di Forlì, dopo aver concluso una breve relazione con un giovane, ha iniziato a ricevere decine di messaggi, minacce ed anche appostamenti sotto casa e sul luogo di lavoro. La donna è stata quindi costretta a “bloccare” l’uomo, sia sul telefono che sui social, ma lo stesso ha trovato il modo di chiamarla con altri numeri telefonici, oppure ha utilizzato altri profili social, come dimostrato dagli screenshot allegati e prodotti agli atti. Lo stalker si è presentato sotto casa e sul posto di lavoro della vittima gridando “....Ti ammazzo ti do fuoco alla tua casa coi tuoi genitori dentro!”.
Un noto gestore di un locale del cesenate
In un altro caso, la vittima ha chiesto di intervenire per le molestie e minacce subite dall’ex compagno, un noto imprenditore che gestisce un locale nel cesenate, il quale, non rassegnandosi alla fine della relazione, ha iniziato ad importunarla con numerose telefonate e messaggi WhatsApp, cercando insistentemente di riallacciare il rapporto. A seguito del rifiuto della vittima, sono iniziate minacce, molestie, appostamenti sotto casa e danneggiamenti all’autovettura. E’ stato quindi emesso un provvedimento immediato, già notificato all’uomo affinché si astenga dal perseverare nelle condotte sino ad ora poste in essere.
Due gps sotto l’auto
Altri casi che sono stati recentemente trattati dagli operatori della Divisione Anticrimine riguardano stalking subiti negli ambienti di lavoro, con conseguenti “ pressioni” che le vittime sono state costrette a subire e gestire. In una circostanza, infatti, una donna, dopo aver concluso una relazione con un suo collega e datore di lavoro, ha iniziato a subire condotte assillanti e tentativi di manipolazioni mentale... “il tuo corpo andrà in crisi in picchiata e vomiterai anche il pancreas... la tua mente direttamente nel reparto di psichiatria”; lo stalker è arrivato addirittura a collocare ben due gps sotto la macchina per pedinare la ex compagna.
L’ammonimento è uno strumento di natura amministrativa che tutela la vittima nell’immediato e lo stalker viene avvertito che, in caso di reiterazione del comportamento posto in essere, vi saranno gravi conseguenze a suo carico, quali la denuncia d’ufficio all’Autorità Giudiziaria, una pena aggravata e la possibilità di essere tratti in arresto in flagranza “differita”, anche a distanza di qualche giorno dalle ultime molestie, qualora la vittima presenti documentazione informatica, quindi anche semplici messaggi whatsapp..
Con l’ammonimento lo stalker viene messo in contatto anche con i servizi sanitari della Ausl, in questo territorio opera il Centro “LDV Liberiamoci dalla violenza”: si tratta di un centro in cui operano psicologi e psicoterapeuti che condividono una formazione specifica, con un programma orientato alla presa d’atto dei comportamenti violenti posti in essere, con la finalità di porne definitivamente fine.