Incidenti, i dati erano sbagliati: Forlì non è maglia nera

Forlì

FORLI'. Forlì non è la capitale degli incidenti. Arriva una rettifica al Rapporto Euromobility 2018 (redatto dalla Associazione Nazionale dei Mobility Manager e pubblicato nello scorso mese di ottobre), nel quale la città risultava impropriamente, sulla base dei dati Istat, al primo posto nella classifica dell’incidentalità tra le principali 50 città italiane. Tale dato risultava non conforme alla realtà e grazie a un ulteriore approfondimento dei dati Istat è stato rettificato. “Insieme ad ASAPS e FIAB - precisa l'Assessore alla Mobilità del Comune di Forlì Marco Ravaioli - abbiamo accolto svolto una analisi dettagliata  rispetto al rapporto “Euromobility 2018” riscontrando che numero di incidenti e popolazione si riferivano a un bacino disomogeneo e, quindi, la percentuale di incidentalità risultava non corrispondente. Abbiamo segnalato il fatto ed Euromobility ha proceduto autonomamente ad approfondimenti che hanno portato a una nuova elaborazione che non vede più Forlì “maglia nera” ma assestata all'undicesimo posto. Si tratta evidentemente di un dato ancora insoddisfacente così come è chiaro che nessuno potrà esprimere alcun tipo di soddisfazione finché si verificheranno incidenti e ci saranno feriti sulle strade. Detto questo, il dato corretto ci aiuta a valutare razionalmente la situazione per proseguire il lavoro di miglioramento della viabilità, con l'obiettivo primario rivolto alla sicurezza stradale, lungo la direzione intrapresa con Piano Urbano della Mobilità Sostenibile”.
“Il dato da noi pubblicato - precisa Lorenzo Bertuccio Presidente di Euromobility - è, come per gli altri Comuni del Rapporto, desunto dalle tabelle della pubblicazione “Incidenti stradali in Italia” di ISTAT. La tabella, dedicata agli incidenti stradali, ai morti e ai feriti per Comune capoluogo di Provincia, riporta correttamente la dicitura della Provincia “Forlì-Cesena”, tuttavia le attribuisce impropriamente come capoluoghi sia Forlì che Cesena, riportando dunque il dato somma dei due Comuni, sebbene il capoluogo della Provincia sia solamente Forlì. Tale circostanza ci ha indotto a utilizzare direttamente il dato pubblicato, che risulta non corretto per la sola città di Forlì tra le 50 oggetto del nostro Rapporto”.

Studio, progetti e controllo

"In tale contesto è opportuno anche sottolineare che Forlì è uno dei pochissimi Comuni in Italia ad essersi dotato di una “Commissione tecnica sulla Valutazione del Rischio Stradale”. Si tratta di un organismo molto importante, composto da esperti e impegnato costantemente in analisi e indicazioni. In un anno di attività, e per la prima volta, sono stati contattati tutti i rappresentanti dei Quartieri e valutato in maniera tecnica le vari problematiche del territorio mediante decine di sopralluoghi. Si tratta dell'avvio di un percorso complesso che punta a considerare la situazione in modo organico ma con grande attenzione alle specificità e ai casi particolari - si legge in una nota del Comune -. Questo disegno è accompagnato da azioni di prevenzione primaria come i controlli di Polizia Locale, coordinate con le Forze di Polizia. Di particolare rilevanza anche l'attività di educazione stradale secondo una metodologia ormai consolidata e che, da quest'anno è stata estesa anche ai comuni dell'Unione Forlivese e che vede coinvolte circa 61 classi delle scuole primarie e secondarie per un totale di oltre 1.250 alunni. Sempre nell'ambito delle iniziative mirate alla sicurezza stradale si informa che a breve partirà un progetto denominato "Liberi di guidare sempre" patrocinato dall'Osservatorio Regionale della Regione Emilia Romagna e indirizzato agli automobilisti "Over 65" e la campagna ATTENTA-MENTE contro la distrazione e i comportamenti errati sulle strade urbane, iniziativa rivolta ai cittadini, alle scuole primarie e secondarie e agli operatori di Polizia Locale". 

Interventi in fase di realizzazione

Nel  Piano Urbano della Mobilità Sostenibile recentemente adottato vi sono azioni mirate a ridurre ulteriormente l'incidentalità stradale mediante interventi infrastrutturali puntuali, realizzazione di nuove “Zone 30”, passaggi pedonali sicuri, cucitura delle piste ciclo-pedonali (Forlì risulta al quarto posto in Italia per estensione), interventi per la riduzione delle velocità con il progetto in via di realizzazione grazie a “dissuasori” (l'intervento è in fase di consegna lavori). Infine sono in fase di realizzazione undici nuovi passaggi pedonali protetti: via B. Bernardi, viale Fratelli Spazzoli, via Balzella, via Orceoli, viale Bologna presso incrocio via Asiago, viale Bologna presso incrocio via Cava, viale Bologna presso incrocio via Senatello, viale Bologna presso incrocio via Ruzzi, via Castel Latino incrocio con via Veclezio, via Castel Latino, viale Risorgimento. "In una visione strategica è in fase di adeguamento una vasta rete di pubblica illuminazione con l'installazione di undicimila punti luce a tecnologia LED che oltre a consentire un notevole risparmio energetico permetteranno il superamento dello spegnimento programmato". 

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