Forlì, studente precipita nella tromba dell'ascensore dal quinto piano, se la cava con lesioni lievi

Forlì

FORLI'. Bloccato insieme a un amico nell'ascensore al quinto piano, dopo aver aperto la porta a forza mentre l'altro è riuscito a saltare sul pianerotto lui è precipitato nel vuoto. E' accaduto nella serata di venerdì alla "Tower Campus". Protagonisti tre ragazzi polacchi presenti in Italia per il progetto Erasmus/alternanza scuola lavoro europeo. Stando a quanto ricostruito finora (sul posto oltre al 118 e ai vigili del fuoco è intervenuta la polizia) i tre tutti del 1999 erano saliti al sesto piano dello stabile con l’ascensore. Uno di loro era sceso, gli altri due sarebbero nuovamente scesi al quinto piano ma durante il percorso l’ascensore, per cause non ancora stabilite, si è fermato.

Per uscire, i due hanno aperto di forza la porta esterna che avrebbe consentito l’uscita al quinto piano. Il primo ragazzo è riuscito a scendere e saltare sul pianerottolo, il secondo, che aveva la stessa intenzione, è invece rimasto impigliato con il giubbotto e invece di saltare nel piano è caduto nel vuoto fino al pian terreno.

Quando sono giunti i soccorritori il ragazzo era cosciente e spaventatissimo, ma fortunatamente nonostante la caduta non presentava un particolare quadro di gravità, sebbene al momento ancora i sanitari non abbiano sciolto la prognosi. Le lesioni alla mani evidenziano che durante la caduta è riuscito ad attutire la violenza dell’impatto rallentando la precipitazione, aggrappandosi dove poteva, anche ai cavi dell’ascensore.

Al momento l’ascensore è sotto sequestro in attesa delle verifiche del caso anche da parte degli organi tecnici preposti. I primi accertamenti non fanno rilevare anomalie alla manutenzione, tanto che non si esclude che la fermata inaspettata sia stata causata, forse inavvertitamente dagli stessi ragazzi. Non è stato facile ricostruire l’accaduto perché tutti i testimoni presenti erano polacchi e non si esprimevano in lingua italiana; fortunatamente il tutor ha provveduto a reperire interpreti che hanno consentito di acquisire alcune testimonianze utili. Il caso è stato comunque segnalato alla Procura della Repubblica e il fascicolo con il sequestro ora si trova sul tavolo del sostituto procuratore Sara Posa per valutare l’eventuale sussistenza di ipotesi di lesioni colpose.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui