Forlì, modella accusa fotografo: «Mi ha obbligato a fare sesso»

Forlì

FORLÌ. Prima il servizio fotografico, poi la violenza sessuale. Una ragazza 30enne ha denunciato ai Carabinieri di essere stata costretta a un rapporto sessuale dal fotografo che l’aveva ingaggiata per un servizio sulle colline forlivesi. Lui, 28enne, nega qualsiasi addebito, nessuna violenza. Intanto sono stati sequestrati computer, telefoni, attrezzatura fotografica e vestiti all’uomo.

Il contatto

La denuncia da parte della ragazza sarebbe avvenuta una decina di giorni dopo il presunto stupro. In seguito al suo racconto i Carabinieri si sono presentati nell’abitazione del fotografo, incensurato e celibe, per portare via il materiale utile alle indagini. Secondo quanto ricostruito, il fotografo forlivese avrebbe individuato la ragazza su un sito per incontri e le avrebbe chiesto la disponibilità per un servizio fotografico da effettuarsi sulle colline forlivesi, con la richiesta anche per foto osè. Raggiunto l’accordo i due si sono appartati, nei primi giorni di settembre, appena fuori da Forlì per realizzare gli scatti.

Le versioni

A questo punto della storia le versioni dei protagonisti divergono completamente. Qualche giorno dopo il servizio fotografico, infatti, la donna si è recata dai Carabinieri per presentare denuncia contro il fotografo il quale, dopo le foto, avrebbe preteso anche un rapporto sessuale contro la volontà della ragazza. Invece secondo il fotografo, difeso dall’avvocato Giovanni Principato, la cosa si sarebbe conclusa con gli scatti: nessun rapporto violento, nessuna costrizione, nessun approccio indesiderato.

Gli accertamenti

Saranno ora le indagini dei Carabinieri a dover fare luce su quanto realmente successo. I militari hanno bussato alla porta del fotografo qualche giorno fa, mettendolo a conoscenza della denuncia a suo carico con l’ipotesi di accusa di violenza sessuale. Durante la perquisizione i militari hanno sequestrato tutto quanto potrà essere utile per accertare la verità: foto, attrezzatura, cellulare, computer, abiti. Tutto verrà sottoposto a controlli. Lo stesso fotografo ha mostrato le foto fatte sulle colline, negando altre attenzioni per la ragazza, modella occasionale.

I prossimi passi

Per il momento il 28enne non è stato ascoltato né dai militari, né dal magistrato. Su di lui la gravissima accusa di violenza sessuale che comporta pene molto elevate. Un caso sul quale si dovrà fare chiarezza per valutare se davvero ci sia stato un abuso da punire oppure qualcosa di altro. L’unica certezza restano quelle foto scattate sulle colline romagnole, che mostrano il lavoro svolto; quello che nascondono dovrà essere chiarito nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Forlì guidata da Maria Teresa Cameli da pochi mesi.

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