Tribunale, insediato il nuovo procuratore Maria Teresa Cameli

Forlì

FORLI'. «Ho ritrovato una città più bella e accogliente rispetto a quando studiavo al Liceo Classico, nella quale ero già tornata negli anni scorsi per vedere la mostra di Boldini al San Domenico».

Determinata e pronta al nuovo incarico, Maria Teresa Cameli, 65 anni, si è insediata ieri mattina nelle vesti di procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Forlì alla presenza, tra gli altri, del procuratore generale della Repubblica di Bologna Ignazio De Francisci, del presidente del Tribunale Rossella Talia, del procuratore reggente Filippo Santangelo e del presidente dell’Ordine provinciale degli avvocati Roberto Roccari. La cerimonia si è svolta davanti al collegio guidato dal presidente della sezione penale Giovanni Trerè. Forte della sua esperienza forlivese a seguito della famiglia quando il padre comandò l’allora Gruppo Carabinieri di Forlì, il procuratore ha professato «gioia per il ritorno in Romagna», dopo esperienze in Calabria e a Fermo, prima dell’approdo ad Ancona come sostituto procuratore.

Entusiasmo

«Ho trovato una squadra di collaboratori giovane e stimolante – prosegue Cameli – ora, dopo i saluti e la conoscenza che farò di tutte le autorità cittadine, mi metterò al lavoro per rispondere nel modo migliore alla legittima richiesta di giustizia dei cittadini». Il nuovo procuratore ha già preso coscienza delle carenze di organico, peraltro segnalate dal predecessore Sergio Sottani, con cui ha lavorato negli ultimi mesi ad Ancona. «Per la Procura non ci sono problemi – spiega - ma è sul fronte del personale amministrativo che abbiamo lacune anche importanti che speriamo di poter colmare in futuro». Difficile anticipare i punti forti del proprio mandato - «aspetto di prendere coscienza dei problemi locali» - ma l’impatto con il capoluogo e la provincia, come ricordato, è già positivo. «Università e Musei hanno impreziosito la città – ribadisce – e di questo territorio conosco il bel carattere e la determinazione dei romagnoli».

Gli auguri

«Un sincero e cordiale augurio di buon lavoro» scrive Jacopo Morrone (Lega Nord), sottosegretario alla Giustizia, rivolgendosi al procuratore, di cui conosce «la profonda esperienza maturata e le grandi competenze acquisite durante il suo percorso professionale nella magistratura». «Buon lavoro alla dottoressa Maria Teresa Cameli – gli fa eco il deputato del Pd Marco di Maio – le competenze e l’esperienza acquisite saranno preziose per svolgere al meglio il delicato compito che le è stato affidato, compresa una forte collaborazione con il territorio in tutte le sue espressioni, professionali e civiche». «Esprimo sinceri auguri di buon lavoro alla dottoressa Cameli per il nuovo incarico – si aggiunge Carlo Ugo De Girolamo, deputato del Movimento 5 Stelle – e soprattutto per il fatto di essere tornata nella sua città a distanza di alcuni anni dopo aver ricoperto prestigiosi incarichi in altre importanti Procure calabresi. Il suo valore e l’esperienza maturata nell’attività condotta a difesa del principio di legalità e nella lotta alla criminalità rappresentano certamente valore aggiunto al lavoro che svolgerà guidando gli uffici giudiziari».

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