Nel mondo di “Play”: la fiera del gioco da tavolo dove torni ragazzino VIDEO
- 05 aprile 2025




Entri in Play, alla fiera di Bologna e torni ragazzino. Centinaia di tavoli e giochi diversissimi fra loro ti catapultano nel divertimento. Giochi di ruolo, da tavolo e di carte stanno conquistando un pubblico sempre più vario e diversificato.
A sfidarsi sono persone di tutte le età e di tutti i generi. Il profilo del giocatore di 20 anni fa: un po’ nerd, un po’ ragazzo che non vuole crescere ai margini del gruppo di amici, è preistoria. Giocare rappresenta un modo dinamico e nuovo di stare insieme. Aziende e associazioni si presentano in fiera in modo “figo”: stand luminosi e rutilanti, con esplosioni di luci e suoni. Sedersi ad un tavolo vuol dire: allenare la mente, conoscere gente dinamica e divertente, godersi un’oretta di allegria. «Il nostro festival cresce - spiega Andrea Ligabue, direttore artistico di Play - contiamo 200 espositori, oltre 100 realtà associative, 5 atenei universitari coinvolti e oltre 3mila tavoli su cui giocare. Il nostro motto è la cosa bella della manifestazione: entra, scegli e gioca, con tanti animatori pronti a spiegare».
Youtuber e meeple
Fra gli stand si muovono gli youtuber più noti: gli esperti che in rete raccontano i segreti dei giochi e hanno una grande popolarità: miss meeple, i “Gioca giullari”, Teo di “Recensioni minute”, il meeple di montagna, il meeple con la camicia, gli All4+, e tanti altri. Ormai l’uscita di giochi da tavolo è così veloce e dinamica che c’è bisogno di “guide”.
Al mondo c’è l’oscar dei giochi da tavolo: in Germania lo “Spiel des Jahres”, qui al Play il “Goblin magnifico” frutto del lavoro di un gruppone un po’ pazzo che va sotto il nome della “Tana dei goblin” che vanta sedi in 55 città italiane, compresa Forlì-Cesena.
Alcuni “goblin” avevano già perso la voce ieri: troppo caos divertito. La Romagna fa la parte del leone con Ms Edizioni di Forlì: una decina di ragazzi che in 10 anni si son fatti largo importando giochi di grande fama, come il ciclo di Root, che ha avuto un immenso successo. A Bologna presentano due novità importanti: Aeterna e Defenders of the wild. «Qui portiamo questi due nomi nuovi, nuovi giochi di ruolo come Ronin e investigativi - annuncia Andrea Porati, responsabile comunicazione di Ms -. Il pubblico è cresciuto e cambiato trasversalmente, c’è una comunità giocante che non ha età o genere precisi».
Anche PlayaGame di Imola vanta titoli importanti come Cartaventura e Riftforge. Fra le associazioni brilla Torre Nera di Forlì e Area Games di Faenza, Forlì, Cesena e Brisighella.
«Tutti stiamo insieme e ci divertiamo - chiarisce Filippo Maria Vincenzi di Area Games -. Un tempo erano solo i ragazzi a giocare: ora sono cresciuti e vengono con i figli e ci sono anche novantenni che si siedono a provare. È bello fare giocare insieme generazioni diverse. Qui proponiamo giochi collaborativi: tutti insieme per battere il gioco!».
Grande sforzo del Csi come spiega Gabriele Belli, referente della Commissione gioco da tavolo: «stiamo lavorando per certificare dei formatori in grado di portare il gioco da tavolo nelle scuole e non solo. A Ravenna, due nostri soci, Gabriele Mari, autore di giochi, e Christian Rivalta hanno fondato “Educatori ludici”, oltre a fare attività nelle scuole hanno progetti anche in carcere. Giocare fa crescere e imparare». Insomma buon gioco a tutti!.