Morrone: «Per Bonaccini e compagni la Romagna può tornare al ruolo di gregaria»

Forlì
  • 12 giugno 2024

BOLOGNA. «Una vera mascalzonata politica. Ma ci opporremo in tutte le sedi». Il voto in Emilia-Romagna, a cui il centrosinistra vuole arrivare rapidamente alla luce anche del buon esito di europee e amministrative, è al centro dello scontro politico all’indomani del voto in Assemblea legislativa dell’emendamento alla legge elettorale che spiana la strada al voto in autunno. Ma la Lega non si arrende e dopo lo strappo andato in scena nel pomeriggio di ieri in Assemblea legislativa torna alla carica col deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega romagnola. «Bene hanno fatto le minoranze a rifiutarsi di votare l’emendamento, un vero e proprio trabocchetto che puzza da tutte le parti», attacca Morrone. «Ogni atto politico deciso unilateralmente dalla sinistra è certamente una fregatura politica per gli avversari. Evidente il giochino: con l’emendamento, le elezioni regionali potrebbero essere anticipate rispetto a quanto previsto. Una vera trappola per l’opposizione e un vantaggio per Pd e alleati che potrebbero giocarsi ancora l’onda lunga della propaganda elettorale di Bonaccini. Di qui, l’obiettivo di non perdere tempo e di mettere in difficoltà gli avversari». Non basta. Morrone precisa anche che «in ogni istituzione democratica la legge elettorale e ogni suo cambiamento, anche minimale, sono materia di discussione e confronto e dovrebbero veder convergere su un testo condiviso maggioranza e opposizione. Qui, al contrario, non c’è stato nemmeno un passaggio nella commissione competente. Segno che il Pd aveva molta fretta».

«E pensare- aggiunge Morrone- che nella stessa seduta dell’Assemblea è stato bocciato dalla maggioranza di sinistra un ordine del giorno che chiedeva di rivedere la legge elettorale rivendicando un ruolo più rappresentativo per la Romagna». Un documento che ha provocato una lacerazione anche all’interno degli stessi partiti. «Su questo ordine del giorno, partito dal consigliere regionale forlivese Massimiliano Pompignoli della Lega e condiviso da esponenti di altre forze, si erano addirittura espressi a favore alcuni consigli comunali romagnoli», ricorda il parlamentare del Carroccio. «Ma, evidentemente, oggi a Bonaccini e compagni la Romagna non interessa più e può tornare al ruolo di gregaria».

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