“Le città della musica”: a Forlì riparte il progetto dedicato a 1.400 giovani

Forlì
  • 23 ottobre 2024

Avvicinare le giovani generazioni alla musica, a partire dai più piccoli, introducendo nelle scuole del territorio percorsi di avvicinamento e formazione alla cultura musicale, anche come elemento di inclusione. È il progetto “Le città della musica”, che si sviluppa nel territorio di Forlì ma con ricadute in tutta la Romagna e che l’anno scorso ha prodotto 1.600 ore di formazione per 1.500 alunni. Quest’anno saranno di più: 1.740 ore per 1.400 bambini e ragazzi. Presentato questa mattina in una conferenza stampa in Comune a Forlì, “Le città della musica” è nato del 2015 sotto il coordinamento della Fondazione Angelo Masini e il supporto della Scuola musicale di Bertinoro e di Romagna Musica, nel tempo ha ottenuto co-finanziamenti importanti dal Fondo Sociale Europeo Plus e dalla Regione, che quest’anno ha erogato 300.000 euro, spiega Giovanni Ghini della Fondazione. Non solo, ma oggi può contare su una rete di nove scuole di musica e l’attivazione di decine di corsi di propedeutica, coro, musica di insieme e orchestra. Non ultimo il Conservatorio Maderna-Lettimi che, come spiega il vicedirettore Riccardo Tanesini, occupandosi dell’alta formazione dei ragazzi nella fascia che va dalle superiori, guarda con soddisfazione all’avvicinamento alla musica delle generazioni più giovani ancora. Con la fusione tra gli istituti di Cesena e Rimini, fa notare tra l’altro, “ora siamo equiparati alle università, abbiamo 53 corsi di primo livello e 47 di secondo livello, con al momento 400 iscritti”. Negli ultimi mesi con Pnrr sono stati attivati anche i dottorati di ricerca”.

Tornando a “Le città della musica”, negli anni ha sviluppato azioni nella propedeutica per i più piccoli, nella musica corale inclusiva, nell’alfabetizzazione musicale sugli strumenti, nella musica di insieme altamente inclusiva, nella musicoterapia, nei progetti musicali inclusivi e non differenzianti per l’handicap, nella valorizzazione del repertorio bandistico e della musica per fiati. Il progetto 2204-2025, più ampio e articolato rispetto a quello dello scorso anno e orientato verso la musica di insieme, si è infatti classificato all’ottavo posto nella graduatoria regionale di erogazione dei contributi per la diffusione di percorsi educativi in ambito musicale, con il finanziamento più alto a livello emiliano romagnolo per il biennio in corso (299.200 euro), viene ricordato in conferenza stampa. Per l’assessora alle Politiche educative Paola Casara “è stato fatto un grande lavoro che ha una ricaduta su tutto il territorio, e porta alla valorizzazione dei talenti”. Tra i vari progetti, l’assessora cita quello per la scuola dell’infanzia con lavoro trasversale con tutta la didattica basata sulla musica. “Noi ci crediamo e infatti stiamo mettendo in campo progetti nella fascia del nido”. Aggiunge il vicesindaco e assessore alla Cultura Vicenzo Bongiorno: “Forlì è già città della musica e, anche grazie alle realtà private, solo in città sono 1.500 i giovani che studiano uno strumento o la musica”. Inoltre nel 2025 “apriremo l’auditorium Conad, quindi è importante che ci siano già competenza e sensibilità musicale” Il sindaco Gian Luca Zattini rimarca il ruolo della Fondazione Angelo Masini, “una vera rete della musica”, e torna a citare auditorium come “un investimento per l’avvicinamento alla musica”.

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