Ladro travestito da ciclista incastrato dalla polizia a Forlì

Forlì

FORLI'. La Polizia di Stato ha denunciato un 56enne pugliese, residente a Rimini, ritenuto autore di un tentato furto aggravato e un furto in abitazione, commessi a Forlì nel periodo prossimo alle trascorse festività pasquali. La tecnica usata dal ladro è apparsa in prima battuta piuttosto ingegnosa, infatti aveva agito vestito da ciclista, con tanto di costosa mountain bike al seguito, e così era stato immortalato dalle telecamere a circuito chiuso installate nel luogo ove sono stati commessi i reati, una struttura protetta per anziani di Forlì. Probabilmente, vestito in quel modo pensava di passare del tutto inosservato, sia all’interno della struttura, simulando essere un parente in visita a qualche anziano lì residente, sia ai possibili controlli di polizia, nascondendosi tra i numerosi cicloamatori come tanti se ne vedono per le strade della Romagna. La sua ingegnosità si è però scontrata con la memoria di un ispettore dell’Ufficio Prevenzione Generale, che nel 2014 lo aveva arrestato per un fatto simile. Così, andando a recuperare i dati del passato, la Polizia è arrivata al suo nome, segnalandolo alla Procura della Repubblica come presunto autore del colpo commesso introducendosi all’interno di una stanza di un’anziana degente e sottraendole 150 euro dal cassetto, dopo avere cercato qualcosa da rubare anche dentro gli uffici della segreteria della struttura, forzando la porta, senza però trovare nulla. Prelevate le immagini, l’ispettore non ha avuto dubbi: “E’ lui! L’ho arrestato 5 anni fa, aveva rubato un PC portatile da un ufficio pubblico, sempre camuffato da ciclista!” Verificati i suoi precedenti nella banca dati della forze di polizia, è risultato che quasi tutti i reati che nel tempo gli erano stati imputati, li aveva commessi travisato da cicloamatore, così che questa tecnica, ormai, era diventata la sua specialità. La Procura della Repubblica forlivese, avvallando le prime risultanze investigative, aveva rapidamente disposto la perquisizione del suo domicilio, ma all’ultimo indirizzo conosciuto ormai non abitava più da tempo, così che l’attività di indagine aveva subìto un brusco rallentamento. Sennonché, l’altro ieri finalmente le ricerche hanno dato l’esito sperato, grazie allo spirito di osservazione dei membri di una pattuglia della Polizia Ferroviaria di Forlì, in servizio di scorta ai treni nella tratta di competenza, che lo ha trovato a Cesena, sul regionale diretto a Rimini, con l’inseparabile mountain bike e abbigliamento sportivo. Sapendo che i colleghi della Questura cercavano un uomo che usava muoversi in treno vestito da ciclista, l’hanno identificato riscontrando che si trattava proprio dell'uomo ricercato, così l’hanno accompagnato alla centrale di Corso Garibaldi, dove è stato perquisito. In questa prima fase è stato trovato in possesso di una chiave passe-partout, ritenuta strumento analogo a un grimaldello, inoltre indossava gli stessi pantaloncini sportivi dell’epoca del furto. Il passe-partout gli è costato una nuova denuncia, per il reato di possesso di arnesi da scasso. La perquisizione è stata poi estesa ad una stanza di albergo a Rimini, dove l’uomo abitava da qualche giorno; qui, gli uomini della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì hanno trovato altre prove per completare il quadro delle sue responsabilità, in particolare tutti i capi di abbigliamento con i quali vestiva il giorno della razzia. All’appello mancava solamente la bicicletta, poiché quella che aveva al momento del controllo della Polfer era diversa rispetto quella immortalata nelle immagini del furto. Ma, anche qui, la sua passione per il ciclismo lo ha tradito; gli agenti hanno trovato alcune fotografie scattate proprio il giorno dopo il furto commesso a Forlì, dove quella bici era parcheggiata sotto una immagine dedicata a Marco Pantani.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui