La comunità islamica forlivese dona cibo per i carcerati impegnati nel Ramadan

Forlì

Doni pasquali ai carcerati dalla comunità islamica con un pensiero speciale ai musulmani. «In accordo con la direttrice Carmela De Lorenzo e il cappellano don Enzo Zannoni, abbiamo regalato pacchi di cibo per gli ospiti del carcere impegnati nel Ramadan». A comunicare il gesto caritativo, compiuto domenica scorsa nella Casa circondariale di via Della Rocca, è il presidente della moschea di via Masetti, Mohamed Ballouk. I beneficiari del gesto sono una cinquantina di detenuti musulmani espressamente coinvolti nel mese più sacro per l’Islam. Il Ramadan, che in Italia è iniziato il 10 marzo, dura dai 29 ai 30 giorni e coincide col momento in cui viene avvistata la Luna crescente.

«Come comunità islamica forlivese - precisa Ballouk - abbiamo pensato ai detenuti impegnati nel Ramadan, per poi elargire un dono a tutti gli ospiti del carcere forlivese, nessuno escluso».

In pratica, come già successo lo scorso anno in occasione della Pasqua cristiana, Ballouk ha recapitato pacchi viveri a tutti i reclusi, senza dimenticare la consegna della somma di 30 euro (spesa condivisa con don Zannoni) alla quindicina di carcerati senza riferimenti familiari e privi di sostentamento economico. «Devo ammettere - dichiara lo stesso don Zannoni – che con l’arrivo a Forlì di Mohamed Ballouk, i gesti di reciproco aiuto e collaborazione con la comunità islamica si sono moltiplicati, fino a divenire una prassi costante».

Nella Casa circondariale di via della Rocca si trovano circa 170 detenuti fra cristiani, musulmani, ma anche persone non appartenenti ad alcuna comunità religiosa.

«Numerosi ex detenuti ora sottoposti a misura di sicurezza - continua il sacerdote - frequentano la scuola di comunità (catechesi) che io tengo nel tardo pomeriggio del giovedì a San Filippo Neri, con possibilità di prendere parte anche alla messa domenicale, sempre in San Filippo. In questo modo cerco di dare continuità al cammino formativo, intrapreso con queste persone durante il periodo di detenzione in via Della Rocca».

La moschea di Villa Selva, cui si aggiungono gli altri luoghi di culto musulmani presenti a Forlì, è aperta per la preghiera personale, che deve essere recitata cinque volte al giorno (all’alba, a mezzogiorno, al pomeriggio, al tramonto, alla sera). Anche per il musulmano forlivese, il giorno più importante della settimana è il venerdì, con la preghiera comune che deve essere recitata a mezzogiorno, subito dopo il sermone sulla vita del Profeta, che in via Masetti è tenuto dall’imam Faiz Abdelkabir. Il sabato e la domenica, prima dell’ultima preghiera è prevista anche la lezione sulla storia del Profeta.

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