Intervista a Marco Alunni, nuovo presidente dell’Edera: “Voglio fare cresce l’atletica forlivese con qualche giovane”

Forlì

Ha raccolto l’eredità di Anna Rita Balzani che dopo 10 anni ha lasciato la presidenza dell’Edera Atletica (anche se resta nel consiglio direttivo, ndr). Marco Alunni, da vice presidente è salito alla carica superiore e da “esperto” maratoneta sa che l’aspetta una corsa faticosa.

Presidente, un passaggio che si aspettava?

«No, ma è stato un passo naturale perchè Anna Rita ha portato avanti la società da più di dieci anni. Lei da ex atleta conosceva bene la società perchè ci è nata. Io no perchè vengo da Roma, ho fatto tutta un’altra trafila, sono arrivato all’atletica a 40 anni, dopo aver fatto altri sport, ed è stato amore a prima vista».

Come ha iniziato con l’atletica?

«Avendo iniziato tardi ho potuto approfondire di più la strada rispetto alla pista. Ho iniziato con le podistiche per la grande passione per la corsa, che non ho potuto seguire prima perchè sono un ex poliziotto. Ho fatto tante maratone in tutta Italia, con discreti risultati nel campo amatoriale-evoluto. Ora sono istruttore di primo livello Fidal e insegnante di yoga, che cerco di portare nell’atletica: vuol dire sviluppare la mobilità articolare e la flessibilità. Sono partito dall’Avis Podismo, poi sono passato all’Edera dove prima si faceva solo pista, poi quando c’è stato il boom della corsa, è arrivato il settore podismo e corse su strada, di cui sono responsabile. Gli atleti che alleno io fanno dai 10mila metri alla maratona. Il settore corsa ha un supervisore che è il tecnico di livello nazionale molto conosciuto Vittorio Di Saverio che è anche nel consiglio direttivo».

Quali obiettivi si prefigge?

«Quello di far crescere l’atletica a livello forlivese con qualche giovane, che attualmente abbiamo, basti pensare a Carlotta Fedriga, campionessa italiana juniores dei 200 metri e nazionale italiana. Grazie anche ai nostri tecnici che sono tutti qualificati, non solo nella corsa, ma anche nei lanci e nei salti: sono una decina, alcuni laureati in scienze motorie. Oggi abbiamo circa 350 tesserati, con il cuore pulsante che è il settore giovanile, fino agli Assoluti e ai Master. Io cercherò di proseguire nella strada tracciata da Anna Rita Balzani in questi anni, visto che con lei la società è cresciuta, siamo riusciti ad organizzare due volte i campionati italiani giovanili in pista e una volta i campionati italiani su strada. Inoltre ogni anno organizziamo un meeting al “Gotti”, intitolato a un nostro ex tecnico scomparso Daniele Casamenti, che vorremmo fare diventare di livello nazionale e se riusciamo anche internazionale».

Nell’ultimo anno Edera e Libertas sono state protagoniste di una disputa per la gestione del campo “Gotti”.

«L’impianto è comunale, noi siamo i gestori, e questo richiede un grande impegno da parte della società. I rapporti con la Libertas sono quelli tra gestore e inquilino, loro sono in affitto. Sappiamo che volevano la gestione ma non l’hanno avuta. Il Comune aveva fatto una gara d’appalto, ma c’è stato un decreto governativo che a seguito del Covid prorogava le gestioni degli impianti sportivi fino al 2025. Abbiamo cercato di andare incontro alla Libertas, anche se loro dicono di no».

Che lavori ci sono attualmente al “Gotti”?

«Abbiamo un grosso cantiere al termine del quale, alla fine del prossimo anno circa, nasceranno una segreteria, una palestra, spogliatoi, una sala polifunzionale, magazzini. Abbiamo dovuto spostare l’ingresso».

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