Hashish in casa, a Forlì arrestata la "nonna dello spaccio"

Forlì

FORLI'. La loro abitazione da circa un anno era diventata un punto di riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo l’ennesimo appostamento e avendo intercettato due clienti che avevano appena acquistato hashish, i Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 48enne rumeno e la compagna, originaria della provincia di Brindisi, 58 anni, soprannominata “la nonna dello spaccio” proprio per la sua età. Nella perquisizione domiciliare i Carabinieri hanno trovato 434 grammi di hashish nascosti in bagno, oltre a 785 euro in contanti che si sospetta possano essere provento dell’attività illecita. Ora la coppia si trova agli arresti domiciliari dopo l’udienza di convalida che si è svolta ieri davanti alla giudice Nunzia Castellano. Il processo si svolgerà a luglio.

Il blitz
Da tempo i militari della Compagnia di Forlì tenevano d’occhio la zona di via Manzoni dove la coppia vive, perché sospettavano che fosse un luogo frequentato da assuntori di sostanze stupefacenti per acquistare droga. Lunedì sera un servizio di appostamento degli uomini dell’Arma ha permesso di notare due giovani ragazze forlivesi che si sono introdotte nell’abitazione, uscendone poco dopo per rimettersi alla guida della loro auto. Bloccate dai Carabinieri, hanno consegnato un involucro contenente un paio di grammi di hashish che hanno ammesso aver appena acquistato nell’abitazione. A quel punto i militari hanno bussato alla porta della coppia per contestare l’attività illecita. Durante la perquisizione sono stati trovati sotto il lavandino del bagno tre panetti di hashish morbido, di buona qualità, mentre dietro altri detersivi sono stati scoperti ovuli della sostanza stupefacente. Il sostituto procuratore della Repubblica Lucia Spirito ha disposto l’arresto della coppia. I Carabinieri hanno perquisito anche l’abitazione del figlio della donna , trovando una piccola quantità di hashish per uso personale. Quest’ultimo, insieme alle due giovani acquirenti, sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti. Il rumeno e la “nonna dello spaccio”, difesi dall’avvocato Gianluca Betti, dopo la convalida (pubblico ministero in aula Francesco Buzzi) sono stati portati agli arresti domiciliari dove resteranno in attesa del processo per direttissima fissato per il prossimo 2 luglio.

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