Forlimpopoli, le suore Agostiniane per l’emergenza alloggi

È ancora viva tra le monache agostiniane di Forlimpopoli la gioia per l’incontro con Robert Prevost, oggi Papa Leone XIV, avvenuto il 29 gennaio 2010. Quel giorno, l’allora Priore generale dell’ordine agostiniano giunse nella cittadina artusiana a presiedere il capitolo elettivo della nuova madre badessa, da cui scaturì la nomina di suor Anna Bruschi. La religiosa, tuttora superiora della comunità monastica femminile di via Saffi, che conta 4 suore, ribadisce la commozione provata l’8 maggio scorso, una volta appreso il nome del nuovo pontefice: «Ci ha invaso un grande stupore per le meraviglie di Dio – afferma la religiosa – e oggi crediamo davvero che Lui faccia cose nuove e belle sempre».
Ma è anche sulla spinta della nomina di Leone XIV, primo papa agostiniano nella storia della chiesa, che suor Anna annuncia l’adesione della sua comunità al grande progetto sociale “Tredici case per affrontare l’emergenza abitativa”. «Sono 500 anni che siamo presenti a Forlimpopoli – continua la superiora – e nel 1640 il nostro monastero contava ben 59 suore». Nel 1805 la comunità fu costretta ad andarsene, a causa della soppressione disposta dalle truppe d’occupazione francesi. Dopo la restaurazione seguita al Congresso di Vienna, la drastica misura si ripeté nel 1862 con l’avvento del nuovo Stato Unitario Italiano sotto l’egida di Casa Savoia. Le agostiniane acquistarono lo stabile antistante il monastero originario in via Saffi, in cui si trasferirono nel 1910 e risiedono tutt’ora. Nel 2001 hanno inaugurato la foresteria San Giuseppe, per l’accoglienza di persone e gruppi, per ritiri spirituali e incontri. Da alcuni anni, la struttura è stata affidata alla coop “Paolo Babini”, che vi gestisce Casa Santa Monica per mamme in difficoltà e un piccolo gruppo appartamento per giovani maggiorenni in uscita dalle comunità educanti. Adesso, assieme alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, sempre di Forlimpopoli, si lanciano in un nuovo capitolo di solidarietà: hanno fondato l’associazione “Senza frontiere” per realizzare il progetto “13 case per emergenze abitative”, con l’obiettivo di offrire un rifugio sicuro a chi ne ha bisogno. «Insieme alle Figlie della Carità – precisa suor Anna – abbiamo constatato l’esistenza di situazioni di precarietà abitativa, fino alla scelta condivisa di una struttura, in cui poter ospitare per breve-medio tempo, chi avesse bisogno di un piccolo alloggio».
Ora l’edificio individuato va acquistato e riadattato in monolocali e bilocali, per realizzare 11 agevoli accoglienze in grado di sostenere chi è in attesa di visite mediche, chi assiste familiari all’hospice o nelle case di accoglienza circostanti, mamme con bimbi, ragazzi non accompagnati in semi-autonomia, chi vive una separazione familiare improvvisa e infine lavoratori fuori sede con contratti brevi». Si può contribuire alla realizzazione del progetto, inviando la propria offerta alla Bcc Filiale di Forlimpopoli, Iban: IT 53K085426779 0000000756536, causale: “Progetto 13 case”.