Vertenza Gruppo 8, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca ha preso posizione in una nota. “Giudico gravissima, oltre che del tutto inaccettabile, la decisione comunicata da Gruppo 8 di interrompere l’attività e di procedere al licenziamento collettivo di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Una scelta unilaterale, assunta senza alcun confronto preventivo con le istituzioni e con le organizzazioni sindacali, che arriva dopo settimane di comportamenti opachi, segnalati dalle rappresentanze dei lavoratori, e che contraddice gli impegni inizialmente dichiarati dall’azienda rispetto alla disponibilità ad attivare soluzioni condivise per la gestione della crisi. Alle persone coinvolte va tutta la mia vicinanza e quella dell’intera comunità provinciale. Parliamo di decine di famiglie che, dall’oggi al domani, si trovano davanti al rischio concreto di perdere il proprio reddito, senza che sia stata nemmeno tentata un’interlocuzione seria per individuare strumenti di ammortizzazione sociale o un piano di continuità produttiva sul territorio. È un comportamento che non rispetta né la dignità dei lavoratori né il ruolo delle istituzioni”.
Continua Lattuca: “Nel nostro territorio non c’è spazio per modelli industriali fondati su scorciatoie, sull’assenza di investimenti, sul ricorso a filiere prive delle garanzie necessarie e, in definitiva, sullo scaricare solo sui lavoratori il peso delle difficoltà aziendali. La Provincia di Forlì-Cesena sostiene da sempre un’idea di sviluppo che valorizzi la produzione attraverso qualità, innovazione, legalità e buone relazioni industriali. In collaborazione con la Regione Emilia-Romagna confermo il massimo impegno nel tutelare l’occupazione, nel sostenere le persone coinvolte attraverso tutti gli strumenti disponibili e nel promuovere un confronto strutturato sul futuro del settore. Accolgo con favore la proposta di istituire un tavolo permanente, coordinato dalla Regione, sul distretto del mobile imbottito. Come istituzioni, faremo pienamente la nostra parte. Al tempo stesso chiediamo con forza all’azienda di ritirare immediatamente la procedura di licenziamento e di tornare al tavolo istituzionale, unico luogo in cui si possono individuare soluzioni che rispettino davvero il lavoro e il nostro territorio”.