Forlì. Università, primo anno positivo per Ingegneria nautica. Talamelli: «Ci aspettiamo una crescita degli iscritti»

Primo anno positivo per il corso di laurea magistrale in Ingegneria nautica e iscrizioni che probabilmente aumenteranno già da settembre per chi decide di scegliere questo percorso, molto specifico, che offre agli studenti ottime opportunità di lavoro. «Si tratta di un corso che laurea all’incirca 130-140 studenti all’anno in tutta Italia. Noi il primo anno siamo partiti con 12 iscrizioni, sembrano poche, in realtà rappresentano circa il 10% del totale dei laureati – afferma Alessandro Talamelli, coordinatore del corso –. Siamo molto soddisfatti dell’esordio e del corso, è stato importante, gli studenti hanno avuto modo di vedere l’offerta formativa e ci aspettiamo che il numero degli iscritti salga». Le iscrizioni per il prossimo anno vanno fatte entro fine ottobre, mentre le lezioni partiranno già a settembre. «Le iscrizioni si possono effettuare in tre momenti successivi, dopo il primo sono già 7 gli iscritti e di solito negli altri due sono di più. Noi auspichiamo di avere una ventina di studenti , per poi arrivare in futuro a un regime di trenta». Il corso è nato da un accordo tra Unibo, Ferretti Group, Camera di Commercio, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune e Regione. «Il corso è stato finanziato da una serie di stakeholder per reclutare personale specializzato anche da altre università o dall’estero. A settembre prenderà servizio il professor Ignazio Viola proveniente dall’università di Edimburgo, poi ci sarà probabilmente un concorso per reclutare un professore ordinario. Essendo posti apicali dobbiamo vedere prima se ci sono possibilità didattiche».
«Per quanto riguarda la collaborazione con le imprese si è già attivato un doppio canale con Ferretti con il quale stiamo valutando dei possibili temi di collaborazione – spiega Talamelli – . Il corso ha portato ad allacciare un rapporto più stretto tra università e imprese. L’apporto delle aziende è fondamentale in termini di disponibilità ad ospitare studenti e a mettere sul piatto tematiche di ricerca da sviluppare insieme all’università». Il corso di laurea magistrale della durata di due anni, prevede lezioni frontali con docenti di Unibo ed esperti appartenenti al mondo professionale (progettisti di imbarcazioni, ingegneri specializzati, ricercatori) e un periodo di tirocinio in aziende. «Si studiano diverse materie, da quelle tipicamente scientifiche a quelle che riguardano di più il mondo professionale. Dai giudizi formulati dagli studenti sappiamo che si sono trovati molto bene, essendo pochi è ovviamente favorita la qualità dei corsi, sono molti motivati e hanno la nautica come passione. Si tratta di velisti o comunque di ragazzi che già hanno un contatto con il mondo del mare. Il primo gruppo è eterogeneo, provengono da diversi corsi di studi (ingegneria spaziale, energetica, meccanica). Per accedere occorre avere una laurea in ingegneria che abbia dei requisiti minimi: almeno due esami, pari a 12 crediti, nel campo delle materie della nautica o in disegno». Per gli studenti che scelgono Nautica c’è praticamente la garanzia totale di entrare subito nel mondo del lavoro. «Sì, per la prima volta Unibo ha realizzato un corso su richiesta del mondo industriale – sottolinea il coordinatore del corso –. L’ingegnere nautico è una figura ricercata, basti pensare che solo Fincantieri ogni anno ne assume il doppio di quelli che si laureano in Italia. Creare un bacino di laureati che poi operino in questo territorio è ovviamente la speranza dei nostri partner. Oltre a Ferretti, che è partner del progetto, ci sono moltissime aziende interessate a queste figure a cominciare da Cantiere del Pardo e da tutti i cantieri navali presenti da Ravenna fino alle Marche. Alcuni studenti hanno già avuto contatti con aziende del territorio pur essendo al primo anno». Nel settore della nautica spiega Talamelli «c’è bisogno di figure specializzate in tutta la filiera, a partire dai falegnami fino agli ingegneri di alto livello, il territorio si sta attrezzando per coprire le esigenze, noi ci occupiamo di formare il livello più alto. Faremo una giornata a settembre alla Rocca delle Caminate – conclude – sia per rendere pubblici i risultati del primo anno del corso, sia per mettere un po’ le basi del futuro e parlare di aziende, di formazione e di ecosistema».