In occasione della Festa delle Forze Armate che si celebra martedì 4 novembre insieme a quella dell’Unità nazionale, il Comando provinciale dei Carabinieri di Forlì-Cesena, ripropone nelle vetrine del palazzo del Monte di Pietà in corso Garibaldi, sede della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la mostra di divise e indumenti storici dell’Arma. «Ringrazio il presidente e il segretario della Fondazione – ha detto il comandante provinciale, colonnello Gianluigi Di Pilato – perché, come consuetudine, ci mettono a disposizione i loro locali per questa vetrina allestita in occasione del 4 novembre».
«Il Comando della stazione dei Carabinieri è un pezzo delle istituzioni – ha rimarcato Maurizio Gardini, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi – della nostra città e la Fondazione è un altro pezzo delle istituzioni con finalità diverse, quindi è un incontro molto importante. Ringrazio i carabinieri impegnati nel mantenimento dell’ordine pubblico, anche con un’attenzione ai giovani: un tema importante che per la Fondazione vuol dire costruire le risposte affinché il disagio giovanile non degeneri, ma per farlo c’è la necessità di una collaborazione per avere le risposte più adeguate».
Nell’occasione erano presenti quattro giovani militari, che hanno spiegato le ragioni che li hanno spinti a intraprendere la professione: «Entrare nell’Arma dei carabinieri – ha esordito il maresciallo Giuseppe De Martino, 30 anni, comandante della stazione di Modigliana – è una scelta di vita, entri a far parte di una famiglia che raggruppa valori di etica e legalità».
«Il grande amore per l’Arma – ha aggiunto la carabiniera Federica Pellegrini, 28 anni – me lo ha trasmesso mio padre che ancora oggi fa parte dei Carabinieri, così come mio fratello. Entrare nell’Arma mi ha trasmesso grandi valori, aiutare il cittadino è un orgoglio e una grande responsabilità. Io ho avuto anche un compiacimento dal comandante della Legione perché nel mio piccolo ho potuto aiutare una ragazza che stava cercando di suicidarsi, siamo arrivati nel momento giusto».
«Ho scelto di entrare nei carabinieri – ha aggiunto Sara Frastalli, 26 anni – perché credo nei valori della giustizia, dedizione e servizio verso il cittadino. Allo stesso tempo però mi piacerebbe mettere al servizio dei cittadini anche la mia formazione in campo scientifico, visto che sono laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche, con l’obiettivo futuro di entrare nel reparto investigazioni scientifiche».
«Il ruolo di carabiniere è come una vocazione – ha concluso Sara Isabettini, 28 anni – perché mettersi in aiuto al cittadino e in difesa dello Stato è una cosa che entra dentro. L’Arma ha i valori che mi appartengono: senso del sacrificio e del dovere».