Forlì. Un nuovo prete entrerà a far parte della diocesi, è il 29enne Francesco Agatensi

Forlì

Un nuovo prete per la Diocesi di Forlì-Bertinoro. Sarà la Cattedrale di Forlì ad ospitare, sabato 20 aprile, alle 18, l’ordinazione sacerdotale del diacono 29enne Francesco Agatensi. Il suggestivo rito sarà presieduto dal vescovo Livio Corazza, che reciterà la preghiera consacratoria con imposizione delle mani sul suo capo, in segno di piena ammissione del neo sacerdote nel presbiterio. Al termine della messa seguirà un momento di festa all’Istituto Salesiano “Orselli” in via Episcopio Vecchio. Le prime messe celebrate da don Francesco sono in programma domenica 21 aprile, alle 11, a San Rufillo di Forlimpopoli e alle 17 nella chiesa di Santa Lucia a Santa Sofia. Lunedì 22 aprile, alle 10, don Agatensi presiederà la liturgia eucaristica all’altare della Madonna del Fuoco, nel Duomo forlivese. Il giovane è originario di Santa Sofia ed è cresciuto in parrocchia, dove è stato anche educatore ed ha maturato nel tempo la sua vocazione, entrando in seminario a 21 anni mentre frequentava il corso di laurea in storia all’Università. Il 10 settembre scorso è divenuto diacono, ultimo passo verso il presbiterato, che coronerà il 20 aprile in Cattedrale. Dopo i primi 3 anni di formazione nella Propedeutica di Faenza, Francesco ha continuato la preparazione con gli studi teologici al Pontificio Seminario Regionale Flaminio “Benedetto XV” di Bologna. Uno degli “angeli del fango” a Forlì nei giorni dell’alluvione, nell’agosto 2023 ha partecipato alla Gmg di Lisbona, accompagnando una trentina di ragazzi di Forlimpopoli, il luogo dove svolge attualmente il servizio pastorale. L’ultimo presbitero ordinato a Forlì prima di don Agatensi, con rito andato in scena il 22 giugno 2019 in Cattedrale, è stato l’attuale parroco della Pianta don Filippo Foietta, nativo anch’egli di Santa Sofia. La consacrazione sacerdotale di Francesco non avrà un seguito a Forlì per almeno 7 anni: questo perché attualmente in Diocesi non ci sono seminaristi e quello è il periodo minimo necessario per divenire prete. «La chiamata al sacerdozio – dichiara il vescovo Corazza al periodico Il Momento – è opera e dono di Dio e noi preti possiamo favorire l’incontro insegnando a pregare, che non vuol dire solo a dire preghiere, ma a confrontarsi con Dio, a decidere con Lui i passi decisivi e quotidiani della vita. Sono inoltre convinto che l’unica vera opera di attrazione verso il sacerdozio siano i preti stessi. Siamo noi, con la nostra vita, che possiamo convincere o meno i più giovani ad interrogarsi, a testimoniare la bellezza del sacerdozio». Il territorio della Diocesi forlivese conta poco meno di 190mila abitanti e 128 parrocchie, ma i presbiteri attualmente in servizio sono appena 70 e circa la metà ha più di 75 anni.

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