Forlì, ultimi ristori per l’alluvione di Villafranca

La Regione, tramite il Comune di Forlì, è pronta ad erogare il saldo degli ultimi ristori ai cittadini alluvionati di Villafranca del 2019. Proprio ieri pomeriggio, infatti, a tal proposito è stata presentata in commissione consiliare una variazione di bilancio di 39.580 euro. “Mi limito a riportare le cose come stanno, senza alcun tipo di polemica, ma è un dato oggettivo che la Regione Emilia Romagna ha impiegato più di 6 anni per rimborsare i danni provocati dall’alluvione del maggio 2019 a Villafranca - afferma l’assessore al Bilancio, Vittorio Cicognani -. Nel dicembre 2022 è stata disposta una prima fase che consentiva di liquidare spese fino a 5.000 euro per i privati e 20.000 euro per le attività produttive. Tale prima fase ha permesso di soddisfare completamente 42 privati e 2 attività produttive”. Ora l’ultima tranche tenendo conto che i danni, rimborsabili nel limite dell’80%, sono stati calcolati sulla base di apposite perizie e rendicontati alla luce delle spese sostenute dagli alluvionati.
“Con la conclusione di questa seconda fase, verranno saldati altri 45 privati - conclude l’assessore-. Ringrazio il quartiere che in tutti questi anni ha dimostrato una grande capacità di resistenza e voglia di ripartire. Non era semplice né scontato, considerati i tempi della Regione”. Ad intervenire sulla questione è anche il consigliere di Fratelli d’Italia, Massimiliano Pompignoli: “Sono passati sei anni per le procedure di ristoro a beneficio di 89 alluvionati di Villafranca. Con l’ennesima variazione di bilancio, il Comune di Forlì è infatti costretto a fare da passacarte per i rimborsi erogati dalla Regione e il Pd ha il coraggio di fare la morale a questa Amministrazione, al Governo e alla struttura commissariale”. In totale, per l’area di Villafranca, si parla di un rimborso complessivo di circa 590.000 euro, suddiviso tra 89 alluvionati (87 privati e 2 aziende). “I danni, in questo caso, erano rimborsabili nel limite dell’80%, i cittadini di Villafranca sono stati fin troppo pazienti. Per una situazione come la loro, molto più ridotta e concentrata rispetto a quella del 2023, ci sono voluti sei anni per giungere a un ristoro parziale, e nemmeno totale, del danno subìto”.