Forlì, troppo vicina a luoghi sensibili: la sala giochi perde il ricorso al Tar

Forlì
  • 08 gennaio 2024

Slot e videolottery sono soggette alla stessa regolamentazione e non è ammissibile una gestione separata delle regole per le due tipologie di apparecchi. A stabilirlo, riporta Agipronews, è il Tar Emilia-Romagna, che ha respinto il ricorso di una sala giochi di Forlì contro la decisione della Giunta comunale, arrivata in due momenti separati, in merito alla chiusura del locale dotato di VLT e AWP (Amusement with Prize) a causa delle norme sul distanziometro. Secondo la ricorrente, l’amministrazione locale avrebbe sbagliato nell’interpretazione della legge regionale che, nel 2013, ha imposto una distanza minima di 500 metri tra i locali di gioco e luoghi sensibili come scuole, chiese o strutture sanitarie. Il Tribunale Amministrativo ha rigettato questa versione dei fatti e ha respinto il ricorso, presentato contro la decisione originale, nel 2020, di imporre la chiusura della sala giochi VLT e solo poi, nel 2023, quella del locale con AWP. Secondo la difesa comunale, questa aggiunta “non ha natura di convalida bensì di riforma integrativa innovando il contenuto della precedente ordinanza estendendo la chiusura anche agli apparecchi AWP”. Il Tar sottolinea che la natura del ricorso non può essere ricondotta ad un’eventuale disputa sul distanziometro, in quanto i tempi di appello sulla questione sono stati superati. Inoltre, sottolinea il giudice, le indicazioni delle norme regionali “sono chiare nell’estendere il limite distanziometrico a tutte le sale gioco di ogni tipo e specie (anche già in esercizio), dunque non solo alle sale VLT ma anche a quelle AWP”. Nel 2023, perciò “l’Amministrazione si è soltanto limitata ad integrare il contenuto del divieto” e non ha esercitato alcun abuso.

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