Forlì, torna la paura per i voli “touch and go”

Il Comitato Sorvolati e il Tavolo delle associazioni ambientaliste (Taaf) tornano sulla questione dei cosiddetti “touch and go”, ovvero tutti quei voli a bassa quota sulla città che sono ricompresi nelle attività formative. “Molti cittadini forlivesi chiedono quale norma di sicurezza e buon senso giustifichi le autorizzazioni che permettono voli radenti, virate e manovre sulla città, coinvolgendo case, scuole, case di riposo, centri commerciali, piscina comunale e altri luoghi, e chi le abbia rilasciate affermano-. Le attività di prova degli aerei e le esercitazioni per il rilascio dei brevetti, secondo una logica rigorosa e in attuazione a tutti i regolamenti Enac sulla sicurezza, dovrebbero svolgersi in spazi poco abitati per limitare i rischi alla popolazione”. Altra perplessità degli ambientalisti e dei forlivesi riguarda gli orari in cui i voli touch and go vengono effettuati. “Dalle prime ore pomeridiane fino a pomeriggio inoltrato, per di più durante il periodo estivo - fanno presente il Taaf e il Comitato Sorvolati-. Proprio nelle ore in cui le persone riposano o si rilassano devono invece subire rumore sicuramente molto più alto rispetto a quanto previsto dal regolamento e dalla zonizzazione acustica comunale. Se negli stessi orari un cittadino accendesse anche solo un tagliaerba, riceverebbe la visita della polizia municipale, rischiando una contravvenzione. Ci domandiamo perché queste attività non possano essere svolte al mattino o nel tardo pomeriggio, ma soprattutto se c’è chi controlla. Ci sembra di essere di fronte ad un atteggiamento a dir poco superficiale e di impunibilità, da parte di quanti, a vario titolo, dovrebbero garantire sicurezza e applicazione dei regolamenti aeroportuali e comunali”. Ma non è tutto. Da tempo, infatti, gli ambientalisti si battono per l’inversione della pista. “Una soluzione che contempla di far atterrare e decollare gli aerei verso Cesena e non su Forlì, limitando, ovviamente, disagi e danni in caso di eventuali incidenti, ma, tranne inutili e sterili promesse, nulla è stato fatto - concludono -. Anzi ora l’intero abitato forlivese viene spesso sorvolato da questi voli touch and go, manovre che consistono nell’atterrare su una pista e ripartire immediatamente senza fermarsi completamente. L’argomento viene dribblato dalle autorità e non si trovano interlocutori con cui parlare per cercare di capire e risolvere la questione della convivenza tra attività aeroportuali e diritti alla salute e sicurezza dei cittadini che continuano a subire gli effetti di una gestione non rispettosa dei regolamenti. L’interesse dei gestori e della Regione è solo orientato sulla richiesta di nuovi voli a Forlì per alleggerire Bologna e per limitare le ingenti perdite del Ridolfi”.