Forlì. “Tavola condivisa”, progetto del Comune per ridurre i rifiuti

Una festa o un evento pubblico dove al posto delle solite montagne di plastica e carta usa e getta, ci siano piatti, bicchieri e posate veri, riutilizzabili. Non è un sogno ecologista, ma la concreta realtà di “Tavola condivisa”, il progetto che il Comune ha candidato al bando pubblicato da Atersir e che propone un’alternativa sostenibile per ridurre la produzione di rifiuti. Un esperimento che arriva dopo l’esperienza della food bag contro lo spreco alimentare che ha avuto come destinatari i ristoranti del territorio forlivese e i consumatori. Di questo progetto in particolare sono state realizzate due edizioni, la prima nel 2019 che ha coinvolto 21 ristoranti, e la seconda nel 2021 con 25 ristoranti aderenti. In totale sono state recuperate 15 tonnellate di cibo.
Tornando a “Tavola condivisa”, la chiave di volta è l’affidamento dell’intero servizio di stoviglioteca (che include la distribuzione, la gestione delle cauzioni e, cruciale, il lavaggio delle stoviglie) a un’organizzazione del Terzo settore.Tale modalità rappresenterebbe, per il Municipio, un modello solido e sostenibile, la cui efficacia risiede principalmente nel contributo volontario degli operatori, i quali prestano il proprio tempo e lavoro senza richiedere alcun compenso. Insomma, l’obiettivo è cambiare il modo in cui si celebrano certi appuntamenti, offrendo un’opzione ecologica a chiunque, siano organizzatori di un evento privato o promotori di una manifestazione pubblica. In altre parole si propone un servizio di noleggio e gestione di stoviglie e accessori riutilizzabili, riducendo drasticamente la produzione di rifiuti. Il progetto prevede l’istituzione di un servizio organizzato per il ritiro di stoviglie, biancheria e altri materiali funzionali alla realizzazione di eventi, eliminando così l’utilizzo di prodotti monouso. Il fulcro del servizio consiste in un locale attrezzato, dotato di lavastoviglie e lavatrice di proprietà dell’organizzazione individuata, capace di contenere e lavare tutto il necessario per servire fino a 420 coperti, suddivisi in due kit: uno cosiddetto casual (per 300 coperti) messo a disposizione per gli eventi informali all’aperto che vede una dotazione di piatti, sia piani che fondi, e bicchieri in polipropilene e posate in acciaio e un altro “elegante” adatto per pranzi, cene o feste che necessitano di stoviglie in ceramica bianca, piatti fondi in ceramica bianca, piatti da frutta in ceramica bianca,posate in acciaio, bicchieri in vetro, posate in acciaio, sottopiatti al posto delle tovaglie, centrotavola per un totale di 120 coperti. persone.
Al termine del primo anno, il servizio sarà sottoposto a una rivalutazione per definire eventuali modalità di regolamentazione, attraverso una nuova convenzione che potrà stabilire l’onere a carico del richiedente o individuare altre forme di finanziamento. Si prevede inoltre di integrare con questo servizio base il recupero degli avanzi di cibo mediante l’utilizzo di food bag. Con il progetto “Tavola condivisa” si stima il noleggio di 5.000 coperti annui con una riduzione di circa 250 gr di rifiuto risparmiato comprendente anche festoni, tovaglie, residui di cibo, bottiglie di acqua per un totale di 1.250 kg di rifiuto annuo.