Forlì, tangenziale: i lavori del terzo lotto dovrebbero partire nel 2021

Forlì

FORLÌ. La posa della prima pietra per la realizzazione del “terzo lotto della tangenziale” dovrebbe avvenire nel 2021, al termine di un iter burocratico ben preciso e un investimento di circa 120 milioni di euro da parte di Anas. Una delle ultime tappe, infatti, è la terza e ultima conferenza dei servizi il prossimo 10 febbraio, all’interno della quale il Comune deve presentare la delibera di approvazione per la compatibilità territoriale e urbanistica dell’opera. L’appuntamento del prossimo mese arriva dopo altri due incontri, uno nel mese di ottobre e l’altro in dicembre, in cui prima il Municipio ha chiesto ad Anas di notificare ad personam ai 200 soggetti la comunicazione degli espropri per la realizzazione della tangenziale e poi lo stesso Comune ha avuto l’occasione per presentare le osservazioni emerse dai quartieri, specie quelle di San Martino in Strada e Vecchiazzano. «In relazione al progetto abbiamo chiesto di valutare, in fase di progettazione esecutiva - dice l’assessore Petetta -, le osservazioni promosse dai cittadini mettendo in campo alcuni accorgimenti».

Modifiche richieste

Sia a San Martino in Stradache a Vecchiazzano, oggetto di discussione è la variazione per la realizzazione del terzo lotto della tangenziale. Nel primo caso rispetto al progetto iniziale la galleria sarà più corta e in via Cangini è previsto il passaggio della tangenziale in fase di risalita dal tunnel interrompendo a metà la viabilità della strada. Di conseguenza sarà necessaria una deviazione e la realizzazione di una bretella che circumnavighi il nuovo asse per poi farla sbucare in via Grazia Deledda ed infine ricongiungersi in via Cangini solo nell’ultimo tratto. Nel secondo, invece, la bozza iniziale prevedeva l’imbocco della galleria della tangenziale di Vecchiazzano, lato ospedale, distante oltre 200 metri dalle case della nuova urbanizzazione di via Magellano, via Caboto e via del Cavone. Le perplessità nascono dal fatto, quindi, che oggi il tunnel venga realizzato troppo in prossimità delle abitazioni. I residenti hanno proposto di realizzare una collina erbosa che copre in parte la risalita della carreggiata e possa fungere da filtro per l’inquinamento acustico.

Svincolo tangenziale Est

«Anche noi abbiamo presentato le nostre osservazioni - aggiunge l’assessore -. Al fine di ridurre i tempi di percorrenza dei mezzi di soccorso provenienti dalla città e diretti all’ospedale, vorremmo un potenziamento del sistema di svincolo della Tangenziale Est, con manovre ad uso esclusivo delle ambulanze, ad esempio, così da avere un collegamento più efficiente al pronto soccorso».
Bisognerà attendere quindi gli ultimi step per arrivare al cantiere e verificare che Anas abbia messo a punto delle modifiche in fase di progettazione esecutiva. «Prima tra tutti la conferenza dei servizi di febbraio, dopo di che il Provveditorato per le opere pubbliche accoglierà i pareri - conclude Petetta -. Di questi ne trarrà una sintesi da sottoporre alla Regione, la cui giunta, in fase di costituzione potrebbe ritardare leggermente i tempi, dovrà deliberare per trovare una intesa Stato-Regione. Auspico che i lavori inizino nel 2021, il cronoprogramma poi prevede circa 12 mesi di tempo per la realizzazione».

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