Forlì, Taaf e Fiab promuovono le piste ciclabili

Il tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì (Taaf) promuove la rete delle piste ciclabili realizzate dal Comune di Forlì, al centro in queste settimane di alcune polemiche. Piace, dunque, il progetto dell’amministrazione comunale di realizzare la bicipolitana in grado di connettere la città in maniera sicura pedalando sulla bicicletta anche se individua in particolare due zone cittadine dove i lavori andrebbero rivisti. Si tratta, in particolare, di viale della stazione e la zona di viale Matteotti. “Nella zona di viale Matteotti - spiega Franco Fiorini, componente direttivo Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) - ci sono controviali che sono ideali per realizzare piste ciclabili e risolvere la situazione Per quanto riguarda viale della Libertà, speriamo che l’amministrazione comunale torni indietro. Il progetto del biciplan, infatti, prevedeva percorsi ciclabili nei controviali. Invece hanno fatto passare il percorso ciclabile sopra al marciapiedi ed è una cosa assurda perché lì ci sono le fermate degli autobus e durante l’apertura delle scuole non si passa. In alcuni orari in particolare c’è un conflitto con i pedoni dal momento che ci sono centinaia di studenti che aspettano l’autobus bloccando il passaggio”. Si tratta di una situazione già segnalata all’amministrazione comunale da parte dell’associazione così come quella di altre arterie cittadine. “Altro punto critico che il Comune ha già promesso di risolvere è in località Quattro - prosegue Fiorini -: la via Ossi quando verrà realizzata la tangenziale sarà ulteriormente pericolosa dunque sarà necessario realizzare un percorso parallelo pedonale come ci è stato promesso”. Altro punto da migliorare secondo l’associazione è, poi, la segnaletica non sempre precisa: “spesso la segnalazione è sbagliata - assicura Fiorini - e talvolta sulle piste ciclabili sono stati posizionati attraversamenti pedonali che invece non sono previsti dalla legge. Inoltre, in prossimità di alcune intersezioni sono stati posizionati cartelli di fine percorso ciclabile che invece vanno messi solamente quando finisce il percorso ciclabile, finendo inevitabilmente per creare confusione sia nei ciclisti quanto negli automobilisti. Anche in questo caso, abbiamo segnalato ogni situazione georeferenziando il problema”. Spesso voci critiche hanno poi riguardato la dimensione dei percorsi ciclabili ma, anche in questo caso, la Fiab così come il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di cui la stessa associazione fa parte, sono netti sottolineando che piste e percorsi labili sono stati “realizzati garantendo le dimensioni richieste dalla normativa per le corsie dei mezzi a motore, 3,5 m per strade urbane di scorrimento come sono, per esempio, viale Italia e viale Salinatore. Si deve anche evidenziare che nelle due rotonde in viale Italia finalmente è stato previsto anche per i ciclisti e i pedoni un percorso protetto”.

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