Forlì. Sulla Ravegnana fissato nuovo incontro tra Comuni, Anas e Regione

Sul piatto il futuro della Ravegnana, la connessione tra lo scalo “Ridolfi” e il porto di Ravenna. Questi i temi principali al centro dell’incontro tra il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, e il collega ravennate fresco di elezioni, Alessandro Barattoni. Confronto che ha messo in luce l’intenzione delle due amministrazioni di intensificare la collaborazione per avviare progetti strategici per l’intero sistema romagnolo e non solamente dei due territori che governano. «Abbiamo ribadito la volontà di collaborare, in maniera costante e concreta, per rafforzare la sinergia tra i due capoluoghi e mettere a terra alcuni progetti importanti per il futuro di tutta la Romagna - afferma il primo cittadino forlivese-. Tra i capisaldi di questa collaborazione fattiva ci sono la Ravegnana, il Ridolfi, il porto di Ravenna, l’alta velocità e anche la zona logistica semplificata: sono punti fondamentali su cui focalizzarsi».

Per rafforzare la sinergia tra i due Comuni, in particolare, ci si focalizzerà sulla tematica delle infrastrutture. Una delle priorità emerse è, appunto, il collegamento con i cugini romagnoli attraverso la Ravegnana, un intervento considerato non più rinviabile per Forlì e non solo. «E’ già stato programmato un nuovo incontro con Anas, Regione e, ovviamente, i due Comuni per confrontarci e riprendere le fila della progettazione per il potenziamento dell’attuale tracciato della Ravegnana» conferma il sindaco Zattini, sottolineando l’urgenza di dare nuovo impulso a questo asse viario fondamentale. La sinergia tra le due città si estende anche al sostegno congiunto per lo sviluppo del porto di Ravenna e dell’aeroporto di Forlì. «La volontà è di fare squadra e lavorare in maniera congiunta per sostenere lo sviluppo sia del porto di Ravenna che dello scalo forlivese - puntualizza Zattini-. Le due infrastrutture, infatti, corrono su binari paralleli e condividono l’obiettivo di rendere sempre più interconnessa la Romagna con il sistema Paese e le nuove rotte internazionali».

Insomma, una visione condivisa per il futuro del territorio romagnolo dove a giocare la parte del leone sarà l’idea di una collaborazione priva di campanilismi per il benessere complessivo complessivo della Romagna e dei due Comuni.

«Ritengo che lavorare insieme, senza campanilismi, sia il primo presupposto per fare il bene del territorio - conclude il sindaco di Forlì -. Ci sono alcuni temi, come quelli accennati in premessa, che per la centralità che rivestono e le loro ricadute occupazionali, di coesione sociale e di sviluppo, non possono che vedere un’assoluta unità d’intenti».

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