Forlì. Sulla palazzina in stato di degrado in via Capanni replica il legale della proprietà

Sulla palazzina di via Capanni in condizioni precarie arriva la risposta del legale del proprietario dell’immobile con alcune precisazioni. Come noto, nei giorni scorsi è scattata una nuova ordinanza firmata dal sindaco Gian Luca Zattini nei confronti della proprietà dell’immobile situato tra viale dell’Appennino e via Capanni, che desta forti preoccupazioni per il rischio di dissesto strutturale e ne minaccia la sicurezza pubblica. A fare alcune puntualizzazioni è il legale del proprietario, l’avvocato Jacopo Zanotti.
«Sono venuto a conoscenza dell’ordinanza solo tramite gli organi di stampa, nonostante intervenga in un quadro già oggetto di contenzioso civile e con interlocuzioni in atto tra i rispettivi consulenti tecnici e legali. Per quanto riguarda i presupposti tecnici richiamati nell’ordinanza, si tratta di aspetti noti all’Amministrazione. Già in passato, e più recentemente nel corso della causa civile, il tecnico della proprietà aveva evidenziato le condizioni dell’immobile nelle sue relazioni. Nonostante le oggettive criticità, è in corso un confronto attivo con l’ente per affrontare la situazione».
L’avvocato ha inoltre voluto mettere in luce anche il difficile contesto personale del proprietario. «E’ una persona ultranovantenne con seri problemi di salute, che versa in una situazione di fragilità economica e difficoltà socio-familiari - prosegue Zanotti -. Queste circostanze hanno purtroppo ostacolato una comunicazione fluida e costante con gli uffici competenti, nonostante la buona volontà del proprietario».
A complicare ulteriormente il quadro già particolarmente insidioso è il fatto che l’immobile all’angolo tra viale dell’Appennino e via Capanni è gravato da ipoteca. «Questa condizione - conclude l’avvocato della difesa - ha di fatto bloccato diversi tentativi di vendita a soggetti interessati al recupero edilizio, rendendo vana ogni prospettiva di riqualificazione da parte di privati. Anche il credito ipotecario è attualmente oggetto di contenzioso, e la presenza di questa garanzia reale incide negativamente sulla commerciabilità del bene».