Forlì, spazio, mobilità aerea e sostenibilità

La mobilità urbana si sposta dal suolo al cielo con i droni volanti che, nel giro di qualche anno, promettono di rivoluzionare il trasporto pubblico locale. Non è un progetto avveniristico ma una realtà che vede Forlì protagonista. In via Baldassarre Carnaccini, 5, nel centro di addestramento di Enav a due passi dall’aeroporto Ridolfi, si sta già studiando come rendere compatibili questi voli a quote più basse con la gestione degli aeromobili tradizionali. A pochi passi, nella struttura adiacente, i ricercatori del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Bologna utilizzano strumenti digitali e simulazioni all’avanguardia per studiare i possibili scenari evolutivi nel campo della mobilità aerea urbana e l’integrazione con il traffico aereo tradizionale. La rivoluzione del trasporto, di persone e cose, è uno dei temi al centro del convegno che si è tenuto ieri proprio nei locali di Enav. «Qui – spiega Fabio Olivetti, responsabile Training Center Enav - svolgiamo il training per tutte le figure professionali che contribuiscono alla fornitura dei servizi di assistenza alla navigazione aerea». Nei 5 simulatori di torre di controllo e nella sala di simulatore radar, viene addestrato chi opererà negli aeroporti ed in futuro prossimo si troverà a dover gestire anche il traffico a quote più basse. «Il tema di oggi è di grande attualità – continua - perché la compatibilità tra il traffico tradizionale con gli aeromobili e quello con i droni è il presente e il futuro dello spazio aereo».
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