Forlì. Sono sempre di più i servizi che erogano le farmacie. Copertura del sistema sanitario per alcuni esami

Forlì

«Noi abbiamo indirizzato al pronto soccorso e chiamato l’ambulanza diverse volte perché c’erano delle problematiche che sono emerse durante l’esame a cui si sono sottoposti i nostri clienti». Il presidente di Federfarma Forlì-Cesena, Alberto Lattuneddu, con queste parole sintetizza la rivoluzione silenziosa in atto nelle farmacie italiane, sempre più presidi sanitari territoriali e non semplici punti vendita di medicinali. Una trasformazione confermata dai dati e sostenuta dalla nuova legge di bilancio, che amplia i fondi pubblici destinati a rimborsare i servizi erogati riconosciuti dal sistema sanitario nazionale. «La farmacia dei servizi piace molto ai cittadini – assicura Lattuneddu –. Il Censis ha presentato lo scorso luglio un report che conferma il ruolo chiave della farmacia come presidio di salute sul territorio, anche grazie alla prossimità e alla capillarità. Questa crescente disponibilità di servizi incontra il plauso di oltre il 90% degli italiani». Secondo i dati, l’appuntamento con la farmacia è mensile per la metà della popolazione, ma diventa settimanale per quasi il 50% degli ultra 65enni. «Occorre capire che questi servizi sono cruciali per il cittadino in un momento in cui la sanità è nell’occhio del ciclone per mille problematiche – sottolinea il farmacista – grazie alla prossimità delle farmacie e il facile accesso». Durante il Covid c’è stato un punto di svolta ma oggi i servizi sono andati ben oltre. «Non si reca in farmacia solo chi ha problemi di salute – precisa –. Il presidio è diventato sempre più un punto di riferimento per la promozione della salute e del benessere in generale».

Nelle farmacie possono essere svolti più accertamenti: dal controllo della pressione all’elettrocardiogramma, dall’holter cardiaci e pressori alla spirometria. Esami, questi ultimi, che vengono repertati dallo specialista attraverso la telemedicina e dunque da remoto. «Per gli esami cardiologici è un cardiologo di comprovata esperienza a refertarli mentre nel caso della spirometria, invece, c’è un pneumologo – spiega Lattuneddu –. È previsto anche il teleconsulto ovvero il paziente può parlare telefonicamente con il medico che ha emesso il referto nel caso ci siano delle problematiche». Le farmacie offrono poi lo screening su sangue capillare forando il polpastrello: «Si tratta di screening di prevenzione – sottolinea Lattuneddu – come ad esempio per il controllo e il monitoraggio in caso di diabete ed ipertensione». La qualità è garantita da certificazioni esterne. «Rispetto a quindici anni fa quando è nata la farmacia dei servizi, c’è stato un salto di qualità elevato – assicura –. La mia stessa farmacia ha la certificazione di un ente esterno, che nel mio caso è il reparto di ematologia dell’ospedale Careggi di Firenze, di comprovata fama nazionale. Gli strumenti utilizzati vengono utilizzati anche nei reparti ospedalieri». La nuova legge di bilancio prevede che alcuni di questi esami saranno coperti dal sistema sanitario nazionale ma ancora non si conoscono nel dettaglio i contenuti della manovra. «Gli esami cardiologici di telemedicina sono già convenzionati in Emilia Romagna come in altre regioni in tutta Italia, quindi sono già gratuiti per il cittadino dietro prescrizione medica – precisa Lattuneddu –. Vedremo più avanti i contenuti di questa legge e come la Regione la recepirà».

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