Forlì. Sondaggio telefonico: «Voterà Zattini o pensa a un’alternativa?»

Scatta il sondaggio telefonico in vista del voto di giugno. Diversi cittadini, infatti, già da alcuni giorni sono stati contattati al numero fisso di casa dall’istituto Ipsos per alcune domande in merito alle elezioni amministrative che vedono impegnati da una parte il sindaco uscente Gian Luca Zattini, appoggiato dal centrodestra, e dall’altra il candidato del centrosinistra Graziano Rinaldini. Entrando nel merito del sondaggio, il primo quesito chiesto all’interlocutore telefonico è: “Che giudizio dà sull’operato del sindaco Gian Luca Zattini?” A seguire, invece, si domanda il grado di soddisfazione dell’attuale amministrazione e se si sono riscontrate delle criticità in questi 5 anni di mandato. Il sondaggio poi prosegue con altri specifici quesiti, fino ad arrivare a quello finale che va dritto al nocciolo della questione: “Voterà Zattini alle prossime amministrative o pensa ad una scelta alternativa?”. In pratica si chiede direttamente l’espressione di voto al cittadino. Tutto, ciò, comunque lascia il tempo che trova. Una farsa la statistica finale? Molti lo dicono, altri lo sospettano. Insomma la storia di sempre. Difficile in realtà fare pronostici: le variabili sono troppe, ma davanti a numeri e proiezioni come nelle gare o nel calcio gli animi e il tifo si accendono, specie ora che lo scenario delle candidature sembra essere delineato definitivamente. Con due soli candidati per Zattini e Rinaldini è caccia all’ultimo voto e dopo la scissione del cosiddetto terzo polo (ufficialmente Azione e Italia Viva sostengono il sindaco uscente, mentre alcuni dei simpatizzanti dei due partiti sono convogliati nella lista RinnoviAmo Forlì che appoggia il candidato di centrosinistra) la partita si giocherà al centro. Tornando al sondaggio, invece, appare quasi scontato come l’obiettivo sia quello di capire quale indice di gradimento è capace di ottenere a distanza di cinque anni il primo cittadino di Forlì, candidato per il bis. In realtà, l’enturage dello stesso sindaco si smarca. Insomma, non è stato Zattini a commissionare il sondaggio ed è impossibile attribuirne la paternità. Indipendentemente dai dati raccolti, l’esito a cui fare affidamento sarà quello del 10 giugno a urne chiuse. In ballo, ancora, ci sono troppi interrogativi e tra questi quanto peseranno i vari “cambi di casacca”? I partiti vogliono superare le logiche bipolari della politica, ma non è detto che i cittadini apprezzino e comprendano.

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