Forlì, il sindaco Zattini e il vice sindaco Mezzacapo in abiti africani per il gemellaggio con Biankouma

Forlì

San Mercuriale avamposto della Costa D’Avorio. Ad aprile è stata teatro degli adempimenti preliminari di voto in vista delle elezioni presidenziali di ottobre prossimo, ora funge da base operativa per la visita in città di un sindaco del paese africano. Maniga Gba Jean Jacques, primo cittadino di Biankouma, un comune di 30.000 abitanti della zona montuosa ovest della Costa d'Avorio, è stato a Forlì dal 6 al 9 luglio. Il 7 luglio è stato ricevuto dal suo omologo forlivese Gianluca Zattini, che per l'occasione ha accolto l'ospite con un abito tipico della Costa d'Avorio, al pari del vicesindaco Daniele Mezzacapo, esponente della Lega. L’udienza è stata facilitata da Serge Diomandé, uno dei rappresentanti delle comunità straniere presso il Municipio di Forlì. Fulcro di questa straordinaria attenzione per il paese sub sahariano è don Guy Roland Kone, anch’egli ivoriano, conosciuto da tutti come don Guido, collaboratore del parroco don Enrico Casadio e assistente spirituale dei circa 600 connazionali residenti in città (un migliaio in tutta la provincia). «Il sindaco di Biankouma – dichiara don Guy – è venuto a Forlì per due ragioni principali: la proposta di un gemellaggio fra le due comunità e l'apertura di un consolato per la Costa d'Avorio in città». Il comune ivoriano presenta grandi e belle opportunità turistiche, culturali, sociali ed economiche e resta una porta d'accesso all'Africa nera sub sahariana, che resta misconosciuta in Italia. «In merito al gemellaggio - riporta don Guy - il sindaco di Forlì si è detto onorato della visita e ha promesso di valutare insieme ai suoi collaboratori come rendere concreta quest’idea». Per quanto riguarda il progetto del consolato, il sindaco di Biankouma ha detto di aver ricevuto diverse richieste dai suoi concittadini che vivono in Emilia Romagna e che patiscono molto le difficoltà burocratiche attuali, legate alla necessità di andare all’ambasciata a Roma per qualsiasi documento. «Forlì è un po’ l’epicentro regionale degli ivoriani, che amano questa città per il calore e l’accoglienza ricevuti». L’incontro fra i due sindaci si è chiuso con uno scambio di doni e con la promessa reciproca di re-incontrarsi nelle prossime settimane, per approfondire le proposte intercorse. La sera del ricevimento, gli ivoriani residenti a Forlì si sono incontrati nel presbiterio di San Mercuriale a casa di don Guy, per avere le notizie del proprio paese direttamente dalla voce di Maniga Gba Jean Jacques. «È stato un bellissimo momento – conclude lo stesso don Guy - di ricongiungimento tra figli e figlie della stessa patria».

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