Forlì, Severi in aula per le minacce alle sorella

«Quel giorno non ero a Civitella, non ho visto mia sorella e non l’ho minacciata. Le accuse contro di me sono false». Daniele Severi, il pensionato condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio del fratello Franco, nel giugno del 2022, è tornato in un’aula del Tribunale di Forlì, questa volta per la questione delle presunte minacce con una pistola ai danni della sorella Milena. Un’altra puntata delle liti tra i fratelli Severi, che nonostante tutto si trovano a dover parlare davanti a giudici e avvocati delle difficili relazioni familiari. L’episodio per il quale Daniele Severi è imputato risale al 17 aprile 2021. Nella sua denuncia, poi ribadita in aula, Milena aveva raccontato che stava andando al podere dei genitori, quando aveva visto un’auto ferma a lato della strada. Non essendosi accorta che all’interno ci fosse il fratello Daniele, con il quale i rapporti erano già tesi, si era avvicinata per chiedere se l’automobilista avesse bisogno di qualcosa. Quando si era resa conto di chi era al volante era stata aggredita verbalmente dal pensionato, che secondo lei avrebbe preso una pistola, sarebbe sceso dal veicolo e si sarebbe avvicinato all’auto dove la donna, che si è costituita parte civile difesa dall’avvocato Max Starni, si era rinchiusa, tentando di aprire la portiera.