Forlì, sessualità e prevenzione: progetto regionale dedicato ai giovani

Forlì
  • 21 novembre 2023

Non un mero percorso in cui ottenere l’erogazione gratuita degli anticoncezionali ma una vera e propria presa in carico olistica dell’utente in cui viene affrontata tutta la sfera della salute sessuale e psicologica. È quanto offre l’équipe dell’unità operativa Salute donna infanzia-Forlì che ha una serie di servizi e progetti dedicati ai giovani. Tra questi, c’è anche l’erogazione di pillole contraccettive e farmaci analoghi così come di preservativi in applicazione alla legge regionale dedicata.

«È un progetto regionale che nasce dalla delibera 1.722 del 2017 – spiega Giovanna Rita Indorato, direttrice dell’Unità operativa salute donna infanzia Forlì dell’Ausl Romagna – che non si configura in una semplice erogazione di un farmaco ma è un progetto che ha lo scopo di rafforzare gli obiettivi della preservazione della fertilità femminile e maschile e del benessere sessuale. È rivolto agli adolescenti dai 14 ai 26 anni che vengono inseriti all’interno di una rete assistenziale territoriale». Ragazze e ragazzi vengono, dunque, presi in carico dal consultorio di via Cristoforo Colombo, 11, e presi per mano in una fascia d’età spesso molto delicata. «Lo scopo del progetto che applichiamo già dal 2018 – continua Indorato – è quello di promuovere la salute sessuale riproduttiva dei ragazzi, cioè fare in modo che ricorrano in maniera meno frequente a quella che è l’interruzione della gravidanza. Si tratta infatti di un intervento che comporta rischi, anche se ridotti, per la salute riproduttiva futura della donna ed è pertanto prioritario mettere in campo tutte le azioni per ridurre il fenomeno». Il consultorio è, dunque, un punto di accesso dove i giovani ricevono una serie di informazioni sulla sessualità consapevole come le malattie sessualmente trasmesse, la funzionalità degli apparati riproduttivi. «Ragioniamo poi sulla pianificazione familiare – esemplifica la direttrice dell’unità operativa – , lavoriamo sugli stili di vita, sulla parte andrologica per quanto riguarda i ragazzi arrivando a toccare anche temi come problematiche di coppia e fertilità». Si va, dunque, a toccare anche la sfera psicologica anche grazie ad un’équipe multidisciplinare.

«All’interno del team - prosegue - sono presenti diversi specialisti come l’ostetrica che funge da punto di accesso e di consulenza di tutti questi obiettivi specifici. Poi abbiamo uno psicologo che ha una formazione specifica rivolta al target dai 14 ai 26 anni e poi il ginecologo con la possibilità di accedere anche al progetto andrologico. È una promozione alla sessualità consapevole e non un’ incentivazione alla sessualità», sottolinea Indorato. All’atto pratico, l’utenza accede al consultorio familiare tramite appuntamento fissato entro un mese al massimo. «La prima fase di accoglienza - spiega - è con dell’ostetrica che parla di malattie sessualmente trasmissibili, promuove la vaccinazione hpv in termini di problema sistemico di tutti e non legato solamente alle donne, parla di stili di vita affrontando la parte alimentare ma anche l’importanza della riduzione del fumo ed i comportamenti anomali».

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