Forlì, scontro sulle auto in centro: la maggioranza lascia il consiglio

Forlì

Il dibattito legato alla possibilità di rivedere gli accessi veicolari in centro storico, lasciando aperta l’opzione di consentire ai veicoli di transitare negli ultimi metri di corso della Repubblica, incendia gli animi al termine di un consiglio comunale arrivato alle 20 di sera. La miccia si accende quando prende la parola Fabrizio Ragni. “È intenzione della maggioranza far venire a meno il numero legale - spiega - . Noi usciremo adesso dell’aula per senso di responsabilità. Nella conferenza dei capigruppo, infatti, avevo chiesto di trattare oggi la nostra mozione che contiene anche l’argomento che voi evidenziato sulle auto in piazza. Avete detto che non vi stava bene la calendarizzazione alla data di oggi. Ho chiesto di rinviare la vostra mozione al prossimo consiglio in modo tale che si potessero discutere tutte e due assieme ma avete detto di no un’altra volta. Noi riteniamo, invece, che questo argomento debba invece essere trattato assieme. A fronte della vostra sordità sul tema noi usciamo dall’aula”. L’opposizione si infiamma: “Io non so veramente come reagire a questa dichiarazione della maggioranza - replica Alessandro Gasperini del Pd -, perché se vogliamo restare nel merito della proposta e della mozione che abbiamo presentato, è evidente come a noi non piaccia l’idea di portare le auto in piazza e come invece ha proposto qualcuno dalla maggioranza. Non si capisce, tra l’altro, come le auto in piazza possano in qualche modo aiutare le attività commerciali del centro storico a migliorare. Il traffico davanti ai dehor dei bar del centro non credo aiuti particolarmente il commercio di piazza Saffi”. L’intervento viene bloccato dal presidente del consiglio comunale, Loris Ceredi, proprio per la mancanza del numero legale. “Scusate, vista l’uscita dei consiglieri devo chiedere l’appello da parte del segretario generale perché non c’è più il numero legale”, spiega. “Nel momento in cui ci si rende conto che il numero legale non c’è - prende la parola il segretario generale, Luca Uguccioni - , le attività dell’organo sono sospese, sono concluse. Anche le comunicazioni, gli ordini del giorno, sono tutti elementi che sono l’esplicazione dell’attività del Consiglio comunale. Se il Consiglio comunale non è in grado di funzionare perché manca il numero legale, che ricordiamo in questo Comune è di 13 i consiglieri comunali”. “Presidente, io prometto di non fare un intervento, ma mi lasci dire che questo atteggiamento è una delle cose più vergognose che io ho visto in un anno e mezzo di mandato da consigliere comunale”, aggiunge Gasperini. “Questa è una pagina bruttissima della politica forlivese”, aggiunge la consigliera Elisa Massa prima che i microfoni vengano spenti.

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