Forlì, sciopero e presidio davanti alla sede Alea: “Un attacco al valore del lavoro”

Forlì
  • 17 ottobre 2025

Oggi sciopero nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi ambientali, indetto da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel per chiedere rinnovo del Ccnl.

Così la Cgil in una nota: “Anche nella provincia Forlì-Cesena, dove sono circa 400 le lavoratrici e i lavoratori interessati, alta adesione allo sciopero e partecipazione al presidio davanti alla sede Alea, in via Golfarelli a Forlì, scelta come luogo simbolo per ricordare a tutta la cittadinanza che il CCNL del settore è scaduto lo scorso 31 dicembre, quasi un anno fa.

Finora le parti datoriali hanno dato risposte insufficienti rispetto alle questioni centrali del rinnovo del CCNL e questo atteggiamento preoccupa sia le sigle sindacali che i lavoratori”.

Le sigle sindacali chiedono il rafforzamento delle tutele su salute e sicurezza; la riforma del sistema di classificazione del personale; gli incrementi economici adeguati all’inflazione di questi anni. In questo quadro complesso le sigle sindacali stanno provando anche a difendere il diritto di sciopero nel settore, messo in discussione a causa di un eventuale riordino dell’Accordo di Settore 1° marzo 2001, che rischia di restringere ulteriormente il diritto di sciopero per lavoratori e lavoratrici dei servizi ambientali.

“Sul rinnovo del CCNL - continuano i sindacati - si sono registrate divergenze molto ampie. La forte rigidità delle parti datoriali sulla riforma del sistema classificatorio, il loro totale disinteresse alle reali condizioni del lavoro, la loro dichiarata contrarietà ad un adeguato rinnovo della parte economica e il tentativo di irrigidire le modalità di accesso al diritto di sciopero, insieme alla sostanziale indisponibilità al confronto sugli altri temi rappresentati nelle piattaforme sindacali, sembrano evidenziare due principali aspetti dell’approccio assunto dalle associazioni delle imprese. Da una parte tentano un rinnovo “al ribasso”, tutto schiacciato sul contenimento del costo del lavoro, fortemente penalizzante sul piano delle tutele e dello sviluppo delle retribuzioni. Dall’altra provano ad allungare i tempi della trattativa per realizzare un vantaggio economico attraverso il rinvio degli adeguamenti, normativi e salariali. È un approccio di attacco al valore del lavoro, alle professionalità, al reddito di chi ogni giorno garantisce un servizio pubblico essenziale per la collettività.

Con lo sciopero di oggi, proclamato da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, le parti sindacali hanno ribadito che il gioco al ribasso su stipendi e tutele non sono delle soluzioni accettabili”.

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