Forlì, sale la richiesta di colf e badanti

Forlì
  • 12 luglio 2024

Nella provincia di Forlì-Cesena cresce la popolazione anziana e di conseguenza aumenta il fabbisogno di assistenza da parte delle famiglie. In particolare, la popolazione over 65 nel ventennio 2002-2023 ha segnato un +27%, mentre si registra un +41.1% dei grandi anziani over 65. «E’ evidente che il fabbisogno di assistenza è reale anche nel nostro territorio – afferma la segretaria della Cgil Forlì-Cesena, Maria Giorgini –. In aggiunta il sotto finanziamento del sistema sanitario nazionale e l’insufficienza di fondi nazionali per la non autosufficienza stanno mettendo in crisi anche il nostro modello, con liste di attesa che si allungano e la popolazione più fragile che rischia di restare senza risposte con un carico di lavoro di cura che inevitabilmente si scarica sulle famiglie, e in particolare sulle donne. Serve dunque che la politica prenda seriamente la questione».

Oltre alle strutture pubbliche e private, che con sempre più difficoltà provano a rispondere alla domanda crescente di assistenza nelle case di riposo, c’è anche il cosiddetto lavoro domestico. «Il lavoro domestico che si suddivide tra cura della casa, le colf, e assistenza alla persona, le badanti, può essere un sistema importante della cura ma anche qui servono riforme – prosegue la segretaria della Cgil –. Nella nostra provincia il rapporto tra popolazione anziana con più di 79 anni e numero assistenti domestici è pari al 11.4%, parliamo di circa 5.478 unità nel 2023 (1.715 colf, 3.763 badanti) , di cui l’80% donne e l’80% di origine straniera, con il 37.9% che lavora in convivenza e il 62.1% non convivente. Ma questi sono i dati ufficiali ai quali si somma una percentuale alta di lavoro irregolare , di lavoro nero con in alcuni casi fenomeni di capolarato trasnazionale».

Servizio completo sul Corriere in edicola

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui