Forlì, rissa al caffè, il Comune revoca i dehors e anticipa la chiusura

FORLI’. Revoca immediata del dehors, stop alla vendita di alcolici anche da asporto dalle 15 alle 19.30 per 30 giorni e chiusura anticipata entro le 19.30 per sei mesi per il Caffè degli artisti di via Ravegnana a Forlì. E’ la “linea dura” adottata dall’assessore comunale alla Sicurezza Luca Bartolini, che si aggiunge alla chiusura per 15 giorni, disposta dalla Questura dopo la maxi rissa tra stranieri scoppiata a fine giugno nel locale. E’ il Comune ad annunciare la decisione “dopo le dovute verifiche d’ufficio”, poi adottata dalla Polizia locale di Forlì. “Così come avvenuto nei mesi scorsi per un bar gestito da un esercente di nazionalità rumena- afferma Bartolini- il provvedimento assunto nei confronti del titolare nigeriano del Caffè degli Artisti, è l’esempio concreto di come questa amministrazione intenda affrontare e risolvere con decisione situazioni intollerabili di insicurezza e degrado”. Per l’assessore questi “sono i giusti segnali da dare sia alla cittadinanza, ma soprattutto a tutte quelle persone che intendono perseverare in simili comportamenti”. Dal canto suo il comandante della Municipale Claudio Festari annuncia che le “forme di collaborazione con le altre forze dell’ordine proseguiranno ancora per perseguire un unico obiettivo comune, ovvero una forte sinergia per tutelare tutti i cittadini. Ringrazio in particolare il Questore, Claudio Mastromattei, che ha messo in campo un’attività volta a reprimere fenomeni che generano insicurezza e con il quale è stato intrapreso di comune accordo un modus operandi ottimale sotto il profilo della sicurezza”.
Intanto il capogruppo di Fdi in Consiglio comunale, Fabrizio Ragni, replica all’accusa del Pd che ha parlato dell’assenza di un piano per la sicurezza: “Se non fosse drammaticamente reale, susciterebbe ilarità per quanto disconnessa dalla realtà e dallo svolgimento dei fatti”, contrattacca. “Da che pulpito, verrebbe da dire. Dopo decenni di immigrazione clandestina selvaggia e politiche fallimentari di accoglienza indiscriminata, la sinistra ha addirittura il coraggio di imputare all’attuale amministrazione i problemi di sicurezza di Forlì”. Per Ragni, però, i cittadini sanno “che il vero problema è stata la crescente presenza di extracomunitari, che hanno alterato gli equilibri sociali all’interno della città”. Ma il Comune, “si sta impegnando” e la decisione di Bartolini nei confronti del Caffè Degli Artisti, “gestito da nigeriani e luogo di degrado e di problemi di ordine pubblico, parla da sola”. Ragni cita poi le classifiche ufficiali sulla sicurezza, dove “Forlì è in una posizione molto migliore di città a noi vicine come Rimini, Ravenna o Bologna”. Forlì, insiste, “oggi città con più telecamere in Romagna, ben 700, grazie alle attenzioni della Giunta di centrodestra, paga le pessime scelte urbanistiche della sinistra maturate negli anni”. Per il meloniano, il problema è che “sono stati costruiti alloggi popolari, oggi abitati quasi interamente da cittadini di provenienza straniera, molti dei quali non integrati, proprio a ridosso di piazza Saffi”. E “la zona di Corso Mazzini è diventata rifugio di stranieri spesso irregolari, a dispetto della volontà dei cittadini, di cui noi di Fratelli d’Italia siamo e saremo sempre portavoce”, chiosa.