Forlì, Rinaldini: “Esterrefatto dal ribaltone di lunedì”

È passato qualche giorno dall’esito delle elezioni amministrative. Il candidato sindaco del centrosinistra Graziano Rinaldini, seppur il Pd abbia conquistato il 31,85% dei voti diventando di fatto il primo partito nella città mercuriale, si è fermato al 46,27% delle preferenze. Risultato, tirato durante tutto lo spoglio di lunedì, che non ha consentito di arrivare al ballottaggio o di incassare la vittoria.
Graziano Rinaldini, con l’esito delle elezioni Europee di lunedì mattina si aspettava il “ribaltone” a Forlì?
«Sinceramente no, ero convinto di vincere quando ho visto i dati delle Europee. Il centrosinistra era a circa al 49%, per cui facendo due calcoli e aggiungendo i voti della lista civica a mio sostegno credevo di avercela fatta. Poi, invece, è arrivato un altro esito. Sono rimasto esterrefatto».
Visto il tipo di campagna elettorale che è stata portata avanti, secondo lei perché non c’è stata la risposta attesa da parte di cittadini alluvionati?
«Sicuramente le dichiarazioni poco democratiche del viceministro Galeazzo Bignami, non consone al ruolo istituzionale che ricopre, possono aver influito. Certo è che sono passati solamente pochi giorni e un’analisi andrà fatta meglio con calma. Abbiamo sicuramente imparato che ci sono diverse sensibilità che dobbiamo considerare in futuro».
Non tutto, però, è da buttare. Il Pd nella città mercuriale è il primo partito. E’ una magra consolazione, ma si può dire che sia anche merito suo la ritrovata unità tra i dem?
«Il merito è di tutti, non solo mio. In primis della segretaria territoriale, Gessica Allegni, che si è data molto da fare da quando è iniziato il suo percorso dopo il congresso dell’ottobre scorso. A lei si aggiungono tutti gli altri componenti, i volontari e i militanti che hanno contribuito a questa campagna elettorale magari lavorando anche sotto traccia. Il Pd, è vero, è il primo partito a Forlì ed è riuscito a registrare il +9% in tutte le sezioni di seggio, ad eccezione di una. Non solo, abbiamo recuperato la cosa più importante: il rapporto con la gente, questo è fondamentale e non dobbiamo disperderlo».
Il sindaco Gian Luca Zattini si è detto pronto a creare le condizioni affinché in consiglio comunale si possa collaborare per il bene della città. Come pensa di organizzare l’opposizione in consiglio comunale nei prossimi cinque anni?
«Quanto a collaborazione tanto dipenderà dagli altri. Nel corso dell’ultimo mandato non è stato così. Anzi, la maggioranza è stata per nulla collaborativa. Per cui se quello rimarrà l’atteggiamento, sono pronto a fare opposizione mentre se per i temi importanti per la città ci sarà un atteggiamento diverso sono il primo a voler collaborare per l’interesse dei forlivesi. Sicuramente decideremo la linea insieme agli altri eletti, insieme alla coalizione come è stato fatto fino ad ora».