Il tema della ricostruzione post alluvione, i lavori realizzati dopo gli eventi del maggio 2023, quelli in corso e le progettazioni future per mettere in sicurezza il territorio forlivese sono stati al centro di un incontro pubblico svoltosi giovedì sera, in Municipio, alla presenza del Comitato Unitario Vittime del Fango, dei Comitati di Quartiere e di tantissimi cittadini.
Tra i relatori, oltre al vicesindaco Vincenzo Bongiorno, e all’assessore Giuseppe Petetta, erano presenti i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, il Consorzio di Bonifica, tecnici e funzionari del Comune di Forlì.
“Momenti come questo sono molto importanti - ha dichiarato il vicesindaco Bongiorno - la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio devono essere una priorità a tutti i livelli. Dobbiamo lavorare insieme e con grande senso di responsabilità per lasciarci alle spalle ogni sentimento di insicurezza e fragilità che ancora oggi viviamo in caso di piogge intense. Serate come questa saranno da ripetere anche in futuro. Inoltre, ricordo che in Comune continua ad essere operativo l’ufficio con i tecnici di Sfinge, a cui rivolgersi per le richieste risarcitorie, per le quali, già in molti casi, ne abbiamo verificato la positiva conclusione a beneficio degli alluvionati danneggiati. La ritengo una buona situazione in divenire, a due anni dalla catastrofe, anche pensando ai sei anni che sono serviti alla Regione per ristorare le famiglie e le aziende danneggiate dall’evento calamitoso del 2019 a Villafranca, di portata davvero notevolmente inferiore rispetto a quello di due anni fa”.
“Ci tengo a sottolineare - ha aggiunto l’assessore Petetta - che dopo l’alluvione del maggio 2023 questa Amministrazione ha sempre mantenuto un dialogo costante e costruttivo con tutti gli enti pubblici impegnati nella ricostruzione. Non solo, il nostro impegno si è concentrato anche su situazioni più puntuali di carattere privato, facilitando il dialogo fra le parti e la soluzione di numerose problematiche. In futuro, l’impegno delle istituzioni dovrà concentrarsi su alcune importanti azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici, a partire dalla realizzazione di quelle necessarie casse di espansione lungo i fiumi che la Romagna attende da decenni.”
Dopo la relazione della dottoressa Claudia Casadei, dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, incentrata sulle modalità di allerta meteo e comunicazione preventiva indirizzate alle comunità locali, e la descrizione del Piano di Protezione Civile del Comune di Forlì da parte del dottor Marcello Arfelli, in corso di aggiornamento dopo una lunga collaborazione e interlocuzione con i Comitati di Quartiere, i cittadini e le componenti politiche, si è passati alla descrizione dei progetti e lavori di ricostruzione e ripristino delle infrastrutture danneggiate dall’alluvione 2023 messi in campo dal Comune di Forlì.