Forlì. Riccardo, 10 anni: “Mamma portami a suonare in ospedale”, il cuore grande del piccolo pianista di Bellaria

Da Bellaria a Forlì per suonare nell’atrio dell’ospedale e alleggerire, seppur per il tempo di qualche brano, l’animo di pazienti e personale sanitario. Riccardo Leonardi, 10 anni appena e da 3 studente di pianoforte, quando ha saputo che c’era la possibilità di suonare nel nosocomio forlivese non ci ha pensato due volte e ha chiesto ai genitori di potersi esibire. «Mi è piaciuta questa idea - spiega il piccolo Riccardo - . È un po’ strano suonare in ospedale ma penso possa essere d’aiuto alle persone che qui lavorano e ai pazienti». La musica è medicina, certamente per l’animo, e infatti subito dopo le prime note, sono tante le persone che si fermano all’ingresso del nosocomio ad ascoltare l’esibizione di Riccardo con il sorriso sulle labbra. Diverse le infermiere che si soffermano per ascoltare qualche nota mentre si spostano da un reparto all’altro. «Puoi rimanere a suonare quanto vuoi Riccardo, anche fino a sera», gli dice affettuosamente Enrico Valletta, direttore dell’Unità operativa di pediatria. «Lui ha iniziato prima la propedeutica con Luca Angelici e poi ha scelto pianoforte come strumento con Giulia Gori della Scuola comunale di Bellaria Igea Marina e lo studia da tre anni», spiega la mamma di Riccardo, Giuseppina Tresca. Nonostante la giovanissima età, il provetto pianista ha già vinto due concorsi. «Spesso - aggiunge - lo vedo fare i compiti e poco dopo lo sento strimpellare e non è raro vederlo suonare quando è ancora in mutande la mattina». L’amore per la musica è stato in qualche modo tramandato anche se non volontariamente. «Io ho studiato pianoforte per tantissimi anni - continua - ma il pianoforte era nella casa in Sicilia. È capitato però che quando era piccolino mi sentisse suonare dunque si può dire che la passione per la musica è nata per curiosità».

«Questo è un progetto che viene da lontano - spiega Paola Battaglia, presidente del Rotary Forlì - . Sono già alcuni anni che noi attuiamo qui all’interno dell’ospedale “La musica che cura”, progetto partito con il dono del pianoforte da parte del Rotary club di Forlì con l’obiettivo di creare dei momenti di alleggerimento delle tensioni da parte di chi lavora e soprattutto dei malati. Un dono arrivato nel momento del Covid e dunque quando gli accessi in ospedale erano limitati. Già dall’anno scorso siamo riusciti, a organizzare i pomeriggi musicali dove creiamo delle occasioni per i ragazzi che frequentano le scuole di suonare. Diamo loro la possibilità di esibirsi in una situazione ideale perché qui non c’è un pubblico fisso ma itinerante e questo spaventa meno allentando le tensioni di chi suona. Inoltre - conclude - è una grande opportunità che fa crescere i ragazzi e allo stesso tempo commuove anche chi frequenta l’ospedale creando momenti di gioia».

L’iniziativa sta riscuotendo un grande successo tra i musicisti provetti. «I ragazzi che vengono suonare - aggiunge Ilaria Mazzotti, presidente della aottocommissione Avvicinamento giovani all’arte ed alla musica del Rotary Club Forlì, - sono abituati a fare saggi, concerti o ad esibirsi in situazioni dove c’è un pubblico fisso. Qui respirano un’emozione diversa perché arrivano, a volte, persone che fanno fatica a camminare o che sono sofferenti e questo lascia in loro un valore in termini di esperienza umana molto forte».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui