Forlì, Radames e Nivalda: mille incontri per il dialetto romagnolo

Forlì

Radames Garoia non finisce di stupire. Il noto divulgatore di cultura romagnola ed ex economo del Comune di Bertinoro, domenica prossima, alle 16, sarà a Pievequinta, nel salone di palazzo Morattini, per condurre, assieme alla moglie Nivalda Raffoni, un incontro, organizzato dall’associazione culturale e ricreativa “Amici della Pieve Odv”, incentrato sulle tradizioni popolari della Romagna contadina. Nel corso dell’evento, dal titolo “Da Sant’Antonio a San Valentino”, che vedrà anche la relazione di Gabriele Zelli sul tema della festa della Madonna del Fuoco, patrona di Forlì, sono previste proiezioni commentate e letture di brani e poesie, con intermezzi canori-musicali del Duo Tocosinti Folk (Ana al violino e Ando alla fisarmonica). Al termine, momento conviviale e di festa offerto dai volontari dell’associazione “Amici della Pieve”. Garoia con il suo intervento a Pievequinta taglierà un traguardo a dir poco straordinario: il millesimo incontro sulla tradizione contadina. «In questo nostro lungo percorso – comunica lo studioso, anche a nome della moglie Nivalda – ci siamo cimentati a parlare di quelle tracce di civiltà contadina che ancora rimangono e a recitare in dialetto racconti e componimenti nostri e dei tanti poeti romagnoli scomparsi, che hanno lasciato un patrimonio inestimabile. E questo è avvenuto nelle sedi di associazioni culturali, Pro Loco, circoli pubblici e privati, sale parrocchiali, centri di ritrovo per anziani e case di Riposo e, d’estate, in arene e parchi pubblici. In queste occasioni di incontro abbiamo portato con noi l’esperienza di teatro dialettale fatta negli anni ‘70 (i due hanno recitato in due compagnie, dal 1974 al 1978), passione mai sopita». Tutto è iniziato nel 2010, con la presentazione del libro “Una volta in campagna”, testimonianze ed immagini di lavori e vita contadina fino agli anni ’50, (2ª edizione 2009, ampliata ed aggiornata, in quanto la 1ª edizione del 1990 era esaurita), contenente diverse poesie di Ruffillo Budellacci. Poi, con l’insostituibile collaborazione di Gabriele Zelli, sono state fatte numerose presentazioni del libro ed altre serate a Forlì e dintorni. A questi mille incontri ne vanno aggiunti tanti altri nelle scuole elementari, sempre per far conoscere il modo di vivere e cercare di divulgare il dialetto dei nostri avi. L’ingresso a Palazzo Morattini sarà ad offerta libera: tutto l’incasso sarà devoluto in beneficenza.

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