Quattro primari dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” andranno in pensione nel giro dei prossimi due anni e mezzo a partire da Enrico Valletta, primario di Pediatria che ha davanti a sé poco più di 1 anno di lavoro prima del collocamento a riposo. A fare il punto anche rispetto ai concorsi attraverso i quali saranno individuati i prossimi primari, è Francesco Sintoni, direttore del “Morgagni-Pierantoni”.
Nel giro di qualche anno, all’ospedale “Morgagni-Pierantoni” andranno in pensione diversi primari. Parliamo di Enrico Valletta, direttore di Pediatria di Forlì e del Dipartimento salute donna infanzia e adolescenza di Forlì-Cesena; Venerino Poletti, direttore di Pneumologia di Forlì e del Dipartimento Medicine Specialistiche di Forlì-Cesena; Fabio Falcini, direttore della Prevenzione oncologica di Forlì-Cesena e del Dipartimento Oncoematologico; Marco Maltoni, direttore dell’Unità operativa di Cure Palliative della Romagna: ce lo conferma? Per quanto riguarda le loro posizioni, vi state già muovendo per individuare le figure che li sostituiranno o avete già qualche nome?
«L’unico dirigente che sarà collocato a risposo nel 2026, in dicembre, al compimento del settantesimo anno di età è Valletta. Per quel che riguarda Poletti e Falcini saranno collocati a riposo - a meno di richiesta di collocamento a riposo anticipato da parte del professionista - a fine 2027. Maltoni, invece, sarà collocato a riposo, anche in questo caso se desidererà trattenersi in servizio fino al termine ultimo consentito da norma nel 2028. Valletta e Falcini dirigono strutture complesse aziendali e per la sostituzione sarà necessario provvedere a concorso pubblico per l’individuazione di un dirigente idoneo a ricoprire il ruolo di direttore di Struttura Complessa, come previsto dalla normativa vigente. Poletti e Maltoni sono invece professori universitari, pertanto la designazione del nuovo direttore di una struttura complessa universitaria seguirà l’iter previsto dalla normativa che prevede il coinvolgimento della Università».
Per quanto riguarda le nomine appena fatte, Maurizio Nizzoli, primario di Endocrinologia, è andato in pensione da poco. A chi è stato conferito il suo incarico?
«A seguito di posizionamento al primo posto nel concorso pubblico effettuato nel 2025, per direttore di struttura complessa di Endocrinologia e Malattie Metaboliche Romagna, Giovanni Corona è stato incaricato e ha preso servizio il 1 novembre 2025».
Altra nomina recente è quella di Fabio Tarantino: dirigerà una nuova unità operativa? Che ruolo strategico avrà, dal punto di vista sanitario, per l’Azienda?
«Nell’ospedale di Forlì, polo di riferimento per l’attività cardiovascolare, è stata attivata nell’aprile 2025 a seguito di autorizzazione da parte della Regione Emilia Romagna una nuova struttura complessa denominata Cardiologia Strutturale Forlì-Cesena, che si affianca alla Unità operativa di Cardiologia a direzione universitaria. Il compito della nuova struttura, oltre a quello di dirigere e coordinare le attività di cardiologia interventistica emodinamica e strutturale per la provincia di Forlì-Cesena - oltre che per la popolazione residente nel Distretto di Faenza -, sarà anche quello di svolgere il ruolo di coordinamento dell’attività interventistica e Tavi, in precedenza svolto da un programma aziendale dedicato. Tarantino, essendo utilmente posizionato in graduatoria di concorso pubblico per la direzione di strutture complesse con queste caratteristiche, è stato nominato alla direzione di questa nuova struttura».
Da quello che sappiamo il primario di neurologia, Marco Longoni ha vinto un concorso in un’altra struttura ospedaliera ed è in procinto di andarsene: è così? Farete un bando per individuare un professionista che prenda il suo posto o avete già un nome?
«Sì, Longoni ha vinto un concorso in una struttura della sua regione di provenienza, la Lombardia, nella quale ha deciso di ritornare anche per ragioni di carattere personale. Colgo l’occasione per ringraziarlo per il grande lavoro svolto nella nostra azienda. Anche in questo caso devono essere attivate procedure concorsuali per la sua sostituzione».