Forlì, processo per l’alluvione a Villafranca nel 2019

Forlì
  • 12 ottobre 2024

«Non ci è arrivata nessuna richiesta di autorizzare i lavori sotto il ponte dell’autostrada a Villafranca». Lo hanno ribadito ieri in aula prima Fausto Pardolesi, funzionario dell’Ufficio sicurezza territoriale e Protezione civile della Regione, per quanto riguarda l’assetto idraulico, poi Mauro Vannoni, ex responsabile del Servizio tecnico di bacino. I lavori in questione sono quelli ritenuti “responsabili” dell’esondazione del fiume Montone nel maggio 2019, che colpì la zona di Villafranca e San Martino in Villafranca per la quale sono a processo Tonino Maria Bartolotta, legale rappresentante della ditta di Martirano Lombardo, in provincia di Catanzaro, Graziano Pastorelli e Michele Renzi, ingegneri della società Autostrade per l’Italia, accusati di inondazione colposa. Ieri pomeriggio davanti al giudice monocratico Federico Casalboni è proseguita la sfilata dei testi chiamati dalla pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Federica Messina. I due tecnici, intervenuti quel 13 maggio 2019, hanno ripercorso le ore precedenti e quelle successive l’allarme. Pardolesi ha ricordato di aver ricevuto una telefonata da un residente della parte faentina del fiume che segnalava l’innalzamento e la piena del fiume in quella zona, di esser andato a verificare e poi di essersi recato dal lato opposto del Montone, a Villafranca, dove aveva potuto constatare che si era aperta una breccia nell’argine vicino al ponte, nell’area del cantiere, argine che poi ha ceduto per essere stato abbassato «con una tempistica e modalità non corrette» ha detto Pardolesi».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui