Con l’arrivo delle temperature più rigide scatta il “Piano freddo” del Comune di Forlì, il dispositivo che permette di assistere e tutelare anche in questo particolare periodo le persone senza fissa dimora. A renderlo possibile è la collaborazione del Municipio con Caritas, Papa Giovanni XXIII, l’associazione Dialogos e l’Ausl. Da fine gennaio, inoltre, al servizio si aggiungerà anche la stazione di posta di via Marsala, 7. «In questo caso metteremo a disposizione 4 posti letto, dedicati alle signore, magari con bambini – annuncia l’assessora al Welfare, Angelica Sansavini –. Una scelta dettata dall’esigenza di favorire la vivibilità nel palazzo e perchè già in quello stabile ci sono donne prese in carico dai servizi e seguite dalle operatrici. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto sanitario per tutte le persone senza fissa dimora, sempre in via Marsala, sarà coperto dall’associazione “Salute e solidarietà”. Non nego che siamo in ritardo con l’intervento, i tempi si sono dilatati a causa di alcuni vincoli posti dalla Sovrintendenza, arrivati in corso d’opera». In attesa della conclusione dei lavori, il Piano freddo contempla già alcuni servizi specifici: l’accoglienza notturna gestita da Caritas, che ha portato i posti letto da 25 a 35, il dormitorio femminile in via dei Mille e i 13 posti letto a Borgosisa messi a disposizione dalla Papa Giovanni XXIII. Non solo, il centro diurno San Francesco recentemente è stato ristrutturato, così come è stato rivisto il servizio. «Il centro, infatti, è aperto dal lunedì al venerdì la mattina, come avviene da tempo – prosegue l’assessora –. La novità, invece, è che in caso di temperature molto rigide o di neve, la struttura rimarrà aperta anche nelle giornate di sabato e domenica». Per assistere le persone senza fissa dimora, inoltre, è attiva l’Unità di strada che svolge determinati servizi. «Quella della Papa Giovanni XXIII è attiva una volta alla settimana di notte – precisa Sansavini –, mentre la Caritas è attiva con 2-3 volontari ogni sera». Insomma, il territorio ha messo insieme un servizio di assistenza puntuale. «Siamo riusciti a costruire una rete di collaborazione che si è consolidata nel tempo – aggiunge l’assessora –. Questo ci consente di aiutare le persone senza fissa dimora durante tutto l’anno, non solamente in inverno. Al momento, comunque, non si registrano più accessi rispetto all’anno scorso e la copertura sembra essere sufficiente». Nonostante tutto, però, non mancano le difficoltà. «Non sempre è facile dare supporto alle persone senza fissa dimora, alcune di loro non accettano di essere aiutate – conclude Sansavini –0. In altri casi, invece, alcune di questi clochard preferiscono non usufruire dell’accoglienza o del servizio perchè non vogliono separarsi dal proprio cane. Per ragioni di igiene, ma soprattutto di convivenza civile, non è possibile recarsi in dormitorio con il proprio amico a quattro zampe. Però, i volontari del canile sono a disposizione per dare riparo ai cani solamente durante la notte così che poi possano ricongiungersi con il proprio padrone nell’arco della giornata».
Forlì. Piano freddo, una rete solidale per l’accoglienza dei senzatetto