Forlì, passi avanti verso la sala laica del commiato

Uno spazio riservato ai funerali laici che, da anni, era al centro delle richieste della Consulta laica forlivese verrà realizzato ex novo vicino all’attuale camera mortuaria, a Vecchiazzano, all’interno del perimetro del complesso ospedaliero Morgagni-Pierantoni. Lavori che non saranno più rinviati e che a stretto giro prenderanno il via. “Alla gara di aggiudicazione hanno partecipato 10 ditte interessate - afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Vittorio Cicognani- e entro l’autunno verrà nominata l’impresa vincitrice, in pratica affideremo il cantiere. I lavori, espletate le procedure tecniche, inizieranno tra la fine dell’anno e l’inizio del 2026”. L’opera, del valore complessivo di 1,3 milioni di euro, consiste in un fabbricato di nuova costruzione che verrà utilizzato come sala del commiato, un luogo di saluto per cerimonie laiche dotato di illuminazione, areazione, impianti sonori. L’edificio sarà sostituito da un unico piano fuori terra, a pianta rettangolare, con copertura piana. L’accesso avverrà dall’attuale vialetto della camera mortuaria e sarà favorito da un’ampia scala. Numerosi gli accorgimenti strutturali, tra i quali il fianco della parete progettato in modo tale da creare una quinta che dia riparo allo sguardo dei visitatori della vicina camera mortuaria e consenta il raccoglimento. All’interno lo spazio sarà quasi interamente dedicato alla sala del commiato che avrà una capienza di 90 posti a sedere, con panche disposte a file parallele longitudinalmente, in legno massiccio. Un altro locale più ridotto sarà invece destinato ad ufficio. Il progetto, spesso oggetto di polemiche, era nell’aria già da diverso tempo. Infatti, la prima richiesta aveva riguardato il pantheon al centro del cimitero monumentale, per poi essere indirizzata, in accordo con la precedente Amministrazione, sul vecchio obitorio dell’ospedale Morgagni-Pierantoni, dove adesso ha trovato collocazione. Per quanto riguarda il pantheon non era stato possibile accogliere la richiesta iniziale per problemi di spazio e di fruibilità, arrivando quindi all’individuazione di uno spazio all’interno del complesso ospedaliero.